Preoccupazione per tagli al Policlinico di Bari

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L’Unità di Psicoterapia analitica, struttura pubblica di eccellenza, a rischio chiusura. Dagli utenti una “lettera aperta”

Di Riccardo Guglielmi

Sono tante le incertezze sul futuro dell’Unità operativa di Psicoterapia analitica, causa pensionamento della dirigente, la dott.ssa Luciana Stocchi. Considerati i continui tagli alla sanità pubblica e le soppressioni di Unità semplici e complesse, prevalentemente quelle a direzione ospedaliera, gli afferenti alla struttura temono che il Commissario straordinario dell’Azienza Ospedaliera Universitaria del Policlinico di Bari, Giancarlo Ruscitti, braccio destro di Michele Emiliano e capo dipartimento Salute della Regione, possa sopprimere questa Unità pubblica che da anni svolge un servizio a favore di tante persone affette da disagio psicologico per problematiche generali e in particolare per quelle concernenti le dinamiche del lavoro. Dalla fondazione, nel 1999, la struttura ha all’attivo oltre 1300 prestazioni anno anche grazie all’opera meritoria di 2 sole infermiere professionali con funzioni di organizzazione di gruppo e gestione di segreteria, dall’accoglienza all’archiviazione. Un servizio pubblico che ha meritato sul campo la qualifica di eccellenza come da numerose testimonianze e che la città di Bari non può perdere.

 E’ giunta in redazione la lettera aperta di un gruppo di pazienti che usufruiscono della struttura e che pubblichiamo volentieri con l’augurio che l’appello tocchi i cuori delle autorità cui è indirizzata.

“Gentile Presidente della Regione Puglia

Gentile Direttore Sanitario

Gentile Direttore Amministrativo

Gentile Direttore Generale

Siamo un gruppo di pazienti che usufruiscono e/o che hanno usufruito in passato del servizio di psicoterapia analitica di gruppo dell’Azienda ospedaliera Policlinico di Bari diretto da anni, con grande professionalità e competenza, dalla dott.ssa Luciana Stocchi.

Con la presente lettera aperta vogliamo denunciare l’imminente interruzione di tale servizio, in coincidenza con il meritato congedo della dott.ssa Stocchi, e Vi invitiamo a porre in essere quanto necessario al fine di consentire la prosecuzione dello stesso e così garantire il diritto alla salute costituzionalmente riconosciuto.

Trattasi di servizio d’eccellenza, unico in tutto il territorio della provincia di Bari.

Attivo dal 1999, è organizzato come struttura semplice. Situato presso l’ingresso pedonale di viale Ennio, adiacente all’ex scuola convitto per infermieri, è fruibile gratuitamente dai dipendenti del Policlinico ma anche da utenti esterni, dietro pagamento di ticket e presentazione di impegnativa.

Esso rappresenta una ricchezza e un valore all’interno dell’Azienda, come testimoniano, tra l’altro, le numerose recensioni estremamente positive degli utenti, pubblicate nei siti web dedicati al mondo della salute e della sanità italiana (es. qsalute) ed anche una grande opportunità per il territorio, offrendo un servizio di qualità eccellente a un costo accessibile, se confrontato con il costo medio di una seduta di psicoterapia analitica, individuale o di gruppo.

Noi testimoniamo che trattasi di un’esperienza preziosa, unica, indimenticabile. Un percorso di scoperta di se stessi e delle proprie risorse interiori di fondamentale importanza per il superamento di ansie, paure, fobie, depressione. Un lavoro di analisi interiore che nel gruppo trova sostegno e forza per affrontare il cambiamento.

Consapevoli dell’indispensabilità del servizio, Vi rivolgiamo un accorato appello affinché sia scongiurata la chiusura della struttura di psicoterapia analitica di gruppo che pregiudicherebbe irrimediabilmente il percorso di cura e crescita individuale da noi intrapreso e priverebbe altri pazienti del supporto psicologico necessario al superamento del proprio disagio psichico.

Chiediamo con forza che questa struttura continui a operare e che il lavoro e l’impegno di tutti questi anni non vada perduto, ma rimanga a disposizione di quanti decideranno di fruirne.

Vi ringraziamo anticipatamente”

La redazione de Il Corriere Nazionale.net si associa all’appello.

redazione@corrierenazionale.net

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