Speranza di futuro”: in Piemonte festival della dignità umana

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TORINO – Giunto alla sua quinta edizione, il Festival della Dignità Umana torna dal 22 settembre al 20 ottobre 2018 con numerosi appuntamenti in Piemonte, dislocati tra Borgomanero, Arona, Briga Novarese, Novara eOrta San Giulio.
Il Festival, che fin dalla prima edizione affronta tematiche di forte richiamo sociale quali la diversità (2013-14), il lavoro e la dignità (2015), la povertà (2016), il dono e la gratuità (2017), pone quest’anno il tema “Speranza di futuro” al centro di numerosi incontri, appuntamenti per le scuole, spettacoli teatrali e musicali, testimonianze e incontri con l’autore.
Tra gli ospiti: Paolo Benanti, Aldo Bonomi, Eugenio Borgna, Guido Brivio, Alessandra Cislaghi, Lucilla Giagnoni, Davide Maggi, Lidia Maggi, Roberto Mancini, Alberto Martinelli, Moni Ovadia, Giannino Piana, Francesco Remotti, Francesca Rigotti, Pier Aldo Rovatti, Luigi Zoja.
Il Festival della Dignità Umana 2018 è organizzato dall’Associazione Dignità e Lavoro –Cecco Fornara ONLUS (ADL), in collaborazione con il Circolo dei Lettori di Novara, il CIESSETI di Novara e Vcoe il Festival Torino Spiritualità. Il Comitato scientifico è composto da Eugenio Borgna, Gianni Cerutti, Giulia Cogoli, Davide Maggi e Giannino Piana.
Il legame tra la dignità umana e la speranza è molto forte. Non si può infatti parlare di dignità umana se non si fanno anzitutto i conti con la domanda sul senso della vita. La speranza è la risposta esistenziale a questa domanda. Sperare è aprirsi con fiducia al futuro e sentire il bisogno di progettarlo per sé e per gli altri; è impegnarsi a costruirlo mediante le proprie scelte personali e sociali; è credere che il cambiamento è possibile e che è giusto impiegare il proprio tempo e le proprie energie per realizzarlo.
Il perseguimento di questi obiettivi è tuttavia oggi sempre più difficile. La speranza è minacciata da più parti. Il moltiplicarsi dei focolai di violenza e di guerra, la crisi ecologica, le spinte individualiste e corporative, con il venir meno di valori fondamentali quali la partecipazione, la solidarietà e la pace, sono alcuni segnali inquietanti che denunciano uno stato diffuso di malessere. Il futuro è più temuto che atteso, più fatto oggetto di paura che di speranza. A esso si guarda con sgomento, ripiegando, anche a causa del ritmo accelerato del tempo, sul presente.
Senza futuro e senza speranza, tuttavia, non c’è storia. La vicenda umana, tanto nelle sue dimensioni personali quanto in quelle sociali, ha bisogno di un respiro che può venire soltanto dalla capacità di saper andare oltre l’immediato, di cogliere i segni positivi che sollecitano la fantasia e l’immaginazione e alimentano la ricerca di vie nuove di sviluppo personale e comunitario. La promozione della dignità umana non può prescindere dalla restituzione a ogni persona di una prospettiva di futuro, risuscitando la speranza laddove è venuta meno e stimolandone la crescita nei vari contesti in cui si svolge la vita quotidiana.
Il Festival si propone dunque di restituire centralità a questa attitudine esistenziale –o, per i credenti, virtù teologale –riscoprendone le ragioni e individuando gli spazi di impegno sociopolitico e di azione civile, anche in riferimento alle prospettive del destino umano a seguito dell’introduzione di tecnologie molto avanzate nel campo della robotica, dell’intelligenza artificiale, delle neuroscienze e dell’ingegneria biogenetica.
Il Festival della Dignità Umana  e consolida la struttura dell’ultima edizione, raggruppando gli appuntamenti in cinque sezioni: Incontri, Scuole e giovani –Festival Junior, Spettacoli teatrali, Testimonianze e Incontri con l’autore.
Sabato 22 settembre, alle ore 16, a Borgomanero, si terrà l’inaugurazione con l’intervento di Pier Aldo Rovatti(Università di Trieste) su “Aprirsi al futuro”. Introduce Giannino Piana.
Seguirà venerdì 28 settembre, ore 21, Novara (in collaborazione con Torino Spiritualità): “Innovazione digitale: scenari e nuove politiche per la città” con Paolo Benanti(Università Gregoriana di Roma); sabato 29 settembre, ore 16, Borgomanero: “Segnali di speranza nel mondo dell’economia” con Davide Maggi(Università degli Studi del Piemonte Orientale); giovedì 4 ottobre, ore 21, Arona: “La paura del diverso e una possibilità di contrastarla” con Luigi Zoja (Psicoanalista, Visiting Professor alla Beijing Normal University); venerdì 5 ottobre, ore 21, Novara: “La famiglia (che) non c’è. Pensare il nesso tra noi e non-noi” con Alessandra Cislaghi(Università di Trieste); sabato 6 ottobre, ore 16, Borgomanero: “Speranza: l’ultimo dei mali?” con Francesca Rigotti (Università di Lugano); mercoledì 10 ottobre, ore 21, Briga Novarese: “Memoria di futuro: la speranza nella Bibbia” con Lidia Maggi(Pastora Battista); giovedì 11 ottobre, ore 21, Arona: “Convivere con la natura: motivi di speranza nell’era dell’Antropocene” con Francesco Remotti(Università di Torino); venerdì 12 ottobre, ore 21, Novara: “È possibile tornare a sperare nella politica?” con Alberto Martinelli(Università di Milano); sabato 13 ottobre, ore 16, Borgomanero: “La speranza nelle situazioni di sofferenza” con Eugenio Borgna; domenica 14 ottobre, ore 16, Orta San Giulio: “La via senza strada della speranza. Un dialogo filosofico” con Guido Brivio (Università di Torino); giovedì 18 ottobre, ore 21, Arona: “Un mondo senza speranza –Paura del futuro” con Aldo Bonomi(Direttore consorzio Aaster); sabato 20 ottobre, ore 16, Borgomanero: “Agire la speranza: dai nazionalismi alla società umana” con Roberto Mancini (Università di Macerata).
Inoltre, nell’ambito della collaborazione tra il Festival della Dignità Umana 2018, Torino Spiritualità e il Circolo dei Lettori, si svolgeranno tre incontri con gli autori a Novara e un incontro con Giannino Pianaa Torino.
Il programma integrale del Festival è disponibile qui: www.festivaldignitaumana.com. 

 

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