Stanziati 15 milioni per il triennio 2018/2020, per progetti sperimentali volti a prevenire le condizioni di povertà di questi ragazzi e a permettere loro di completare il percorso verso l’autonomia
All’articolo 6 di quel decreto si parla anche di interventi in favore dei neomaggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine, che prevede una sperimentazione di interventi in loro favore, nell’ottica di prevenire le condizioni di povertà e di permettere di completare il loro percorso di crescita verso l’autonomia. Alla sperimentazione possono partecipare ragazzi che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, che compiano o abbiano compiuto 18 anni nel 2018. La sperimentazione è triennale, pertanto i ragazzi saranno sostenuti fino al compimento del ventunesimo anno. Sono stanziati complessivamente 15 milioni di euro, 5 per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. In presenza di risorse residue possono essere ammessi alla sperimentazione anche ragazzi che abbiano compiuto i 18 anni nel 2017 o che li compiranno nel corso del 2019.
Le somme sono ripartite tra le regioni sulla base della distribuzione regionale dei minorenni allontanati dalla famiglia di origine, in affidamento familiare o accolti nei servizi residenziali per minorenni, alla data del 31 dicembre 2016 (il riparto è allegato al decreto). Le regioni devono comunicare l’adesione alla sperimentazione al Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro trenta giorni. La sperimentazione era stata approvata e finanziata a dicembre scorso, dalla Legge di Bilancio 2018.
Foto SOS Villaggi dei Bambini