Vaccinazioni e terrorismo giornalistico

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Il Gazzettino apre con questo titolo il 10 luglio 2018:

Vaccini obbligatori, in Veneto record di reazioni: sono state 1952
Onestamente si poteva fare meglio, ma è abbastanza chiara l’intenzione del titolista: attirare lettori. Il breve articolo che accompagna quel titolone nella sua prima parte parla solo e unicamente delle polemiche da parte dell’Associazione Nazionale Dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola (ANP) sulll’autocertificazione per i vaccini. Polemiche a mio avviso non sbagliate, la lamentela è che non si parli di anagrafe digitale sui vaccinati ma si insista nel dare la responsabilità delle verifiche alla scuola.

Solo nella seconda parte si parla di quanto riporta il titolone decisamente allarmistico. Lo si fa in maniera abbastanza corretta, non fosse stato per quel titolone.

L’Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato il rapporto vaccini 2017. Vi si legge che nel 2017 sono state 6.696 le segnalazioni di reazioni avverse alle vaccinazioni inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza: 4.821 riferite all’anno stesso, i restati casi erano relativi ad anni precedenti. Nell’80% si è trattato di reazioni non gravi e in nessun caso hanno causato la morte della persona vaccinata, sulla base dei criteri internazionali per la valutazione del nesso di causalità. Il Veneto è la Regione con il maggior numero assoluto, ovvero 1.952 segnalazioni (39,8% del totale) mentre i tassi più elevati si osservano in Friuli Venezia Giulia (54,5 per 100.000 abitanti) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (41,2 per 100.000).

Per capirci, in un anno in Italia nascono circa mezzo milione di bambini, di questi una piccola parte non si vaccina (non viene vaccinato per motivazioni mediche o irrazionali). Ma diciamo che la maggioranza si vaccina. Le reazioni che vengono segnalate sono su base volontaria, e non è detto che abbiano a che fare col vaccino al 100%. Qualsiasi reazione post inoculazione può essere segnalata. Anche un “si è addormentato e ha dormito per 8 ore di fila” è una reazione segnalabile. Specificarlo sarebbe importante. Chiunque può segnalare. Detto questo è abbastanza normale che su qualche centinaio di migliaia di soggetti che si vaccinano ci sia una piccola percentuale (circa l’1%) che presenti una qualche reazione. Di quel 1% solo il 20% presenta reazioni più gravi della norma. Quindi per capirci, abbiamo 4821 reazioni nel 2017, l’Agenzia italiana del farmaco spiega che di quelle solo il 20% ha avuto reazioni più gravi. Quindi parliamo di circa 965 casi su qualche centinaio di migliaia. 965 che hanno avuto reazioni avverse gravi al vaccino. Magari, come da statistiche, si tratta di reazioni allergiche che vengono prontamente riconosciute dagli operatori sanitari e trattate in breve tempo.

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Che una testata giornalistica, invece di spiegare tutto questo per filo e per segno scelga di titolare sui vaccini in quella maniera per me è sintomatico di come non ci sia alcun interesse a informare, ma solo desiderio di acchiappare facili lettori tra i genitori preoccupati. E questo per me è grave.

Ma io sono solo un blogger in pigiama.

maicolengel at butac punto it

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