Fca: aggravate le condizioni di salute di Marchionne

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Peggiorate le condizioni di salute del manager italo-canadese dopo l’intervento chirurgico subito a giugno. L’azienda: “Non potra’ riprendere l’attivita’ lavorativa”. John Elkann: “Per me e’ stato un mentore ma soprattutto un amico”. Passa la linea della successione interna: Manley e’ responsabile del marchio Jeep e membro del Group executive council. Alla Ferrari, Camilleri nominato ad, Elkann presidente.

Finisce dopo 14 anni l’era Marchionne nel gruppo Fiat. A prendere il suo posto di amministratore delegato di Fca, con quasi un anno di anticipo rispetto ai piani, è il britannico Mike Manley, 54 anni, attualmente a capo dei marchi Jeep e Ram. Scelta interna dunque per il successore di Marchionne, chiamato alla guida del gruppo il 1 giugno 2004, pochi giorni dopo la morte di Umberto Agnelli. La decisione di accelerare la successione è motivata dal peggioramento delle condizioni di salute di Marchionne. “Fca comunica con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore. Per questi motivi Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa”. Questo il comunicato del gruppo giunto poco dopo le 18 di oggi dopo che nella notte erano già trapelate lenotiziedi una convocazione d’urgenza dei cda del gruppo Fca per decidere la successione del manager. Marchionne, 66 anni lo scorso giugno, avrebbe dovuto lasciare il gruppo Fca, come da piani, nella primavera 2019, nel corso dell’assemblea che approverà i conti 2018. Manley e la squadra di management, ha rassicurato Fca, lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il 1 giugno, che assicurerà al gruppo “un futuro sempre più forte e indipendente”.
Profondamente addolorato si dice John Elkann, presidente di Fca e Exor, che parla di “una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia”. “Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile – ha voluto sottolineare – Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico”. Toccherà ora Manley proseguire il lavoro di Marchionne. Manley è stato nominato Head of Ram Brand a ottobre 2015 ed è Head of Jeep Brand e membro del Group Executive Council dal primo settembre 2011. Nei prossimi giorni sarà convocata un’assemblea degli azionisti per eleggere il manager britannico amministratore esecutivo della società. Nel frattempo, proprio per garantire pieni poteri e continuità all’operatività aziendale, Manley ha ricevuto dal cda le deleghe a operare immediatamente come Ceo di Fca e assumerà anche la responsabilità dell’Area Nafta. Avvicendamenti anche in Ferrari: sarà Louis Carey Camilleri il successore di Marchionne nella carica di amministratore delegato della casa di Maranello mentre presidente sarà John Elkann. Camilleri, classe 1955, è già membro del cda Ferrari ed è attualmente presidente del board di Philip Morris, gruppo in cui ha iniziato a lavorare nel 1978 fino a diventarne Ceo. Suzanne Heywood è invece il nuovo presidente di Cnh Industrial.
Nella sua ultima uscita pubblica, lo scorso 26 giugno a Roma per la consegna di una Jeep Wrangler all’Arma dei Carabinieri, Marchionne ha voluto concludere il suo intervento spiegando il perché ci tenesse particolarmente a essere presente quel giorno. “È un motivo più personale – aveva detto – Mio padre era un maresciallo dei Carabinieri. Sono cresciuto con l’uniforme a bande rosse, nell’Arma ritrovo sempre gli stessi valori che sono stati alla base della mia educazione: la serietà, l’onestà, il senso del dovere, la disciplina, lo spirito di servizio”. 

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