Le strategie globali di questo Esecutivo restano ancora da evidenziare in modo completo. Questo lo scriviamo da subito; proprio per evitare facili fraintendimenti. Del resto, i fatti hanno evidenziato lo scollamento delle alleanze alle quali c’eravamo assuefatti. Tutto ciò era ipotizzabile. Solo che i tempi sono stati più rapidi dei pronostici. Da come stanno andando le cose, questo Governo non sarà la panacea di tutti i nostri mali; ma sembra muoversi con una volontà più “univoca”.
Dati i tempi incerti, potrebbe altresì trovare spazio vitale una formazione politica “futura” capace di presentare un programma meglio organizzato rispetto a quelli in essere. Basterebbe, almeno in prima battuta, riuscire a dar corpo a un movimento d’opinione nazionale. Perché siamo convinti che con questa formulazione si possa favorire l’unione d’elementi che, pur avendo differenti origini politiche, intendano offrire la loro esperienza per il bene del Paese.
Sarebbe inutile proporre altri compromessi. Riteniamo, invece, che la coerenza sia l’unica via per la tutela dei diritti del Popolo italiano. Le idee, almeno quelle per iniziare, sembrano non mancare. Per questo motivo, pronti al dibattito e alla critica costruttiva, siamo convinti che questo quotidiano internazionale possa essere importante veicolo per offrire scambi d’idee e di contatti con tutti quelli che non hanno fatto della politica un “affare” personale.
Se è vero che cambiare non sarà facile, riteniamo, in ogni caso, che non sia impossibile. Basterebbe volerlo veramente. Quello che manca, a ben osservare, è l’originalità dei programmi politici. L’inconveniente d’apparire dissomiglianti dagli altri. Questo potrebbe, però, essere l’anno giusto per dare nuova linfa alla politica nazionale. Tornare alla concretezza resta una via percorribile. Chi non intende imboccarla si faccia da parte. Ogni rallentamento andrebbe a ostacolare la voglia di riscatto.
Giorgio Brignola
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