Nuoto, storica giornata per l’Italia a Glasgow

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 Trionfano Piero Codia, Simona Quadarella e Margherita Panziera

Ori nei 100 farfalla, 200 dorso e 400. Bronzi per Arianna Castiglioni e Andrea Vergani. Argento per Gabrielleschi nei 10 km
Campionati europei di nuoto 2018 a Glasgow

Gli ori che non ti aspetti. Piero Codia, Margherita Panziera e Simona Quadarella trionfano (a pochi minuti di distanza uno dalle altre) nei 100 farfalla, nei 200 dorso e nei 400 stile libero agli Europei di Glasgow. E, poco prima, Arianna Castiglioni e Andrea Vergani si erano messi al collo i bronzi nei 50 rana e 50 stile libero. Non c’è mai stata una giornata così nella Storia del nuoto italiano. In un pomeriggio il medagliere è praticamente raddoppiato passando da tre a sei ori. E per Simona Quadarella si tratta del terzo in tre gare. Roba che comincia a far pensare a paragoni quasi irriverenti con “sua grandezza” Federica Pellegrini.

100 farfalla uomini – Piero Codia (triestino, 28 anni) vince da dominatore i 100 metri farfalla. Lo fa con un tempo eccezionale (50″64) che è record dei campionati, primato italiano, quarto crono mai nuotato in Europa e secondo al mondo quest’anno. Lo fa stracciando due grandi campioni come il francese Mehdy Metella (argento in 51″24) e l’inglese James Guy (51″42″). Pronti via e Piero (in prima corsia) se ne va come fosse un 50. Tutti pensano: “Scoppierà e lo raccoglieranno per strada”. Invece, il ragazzo di Trieste passa ai 50 in un incredibile 23″42 (con Metella a 43 centesimi, un abisso) e continua come se non ci fosse un domani. Sempre avanti, sempre di più. Metella capisce e prova ad acchiapparlo, ma ormai Piero è andato a prendersi l’oro e per il francese non resta che un argento reso più piccolo da un distacco che di solito, su queste distanze e a questi livelli, solo gente coma Adam Peaty e Sarah Sjoestroem possono permettersi.

“Volevo riscattarmi, ho dato tutto e ho vinto. Ancora non ci credo, poi con un tempo così. Mai lo avrei pensato”, questo il commento di un emozionato Codia ai microfoni della Rai. “Sono felicissimo, in questi ultimi due anni sto iniziano a credere di più nelle mie potenzialità. Non me ne rendo ancora conto”.

200 dorso donne – Passano pochi minuti e la scena si ripete. Come in un film, come in un sogno.

Margherita Panziera ha visto Codia e, forse, pensa: “Perché non provarci anch’io?”. Fatto sta che anche lei parte come una scheggia impazzita. Anche lei passa ai 50 in un assurdo 30″08 e ai 100 in 1’01″93. Dietro Daria Ustinova (russa) e Katalin Burian (ungherese), le favorite, non si decidono ad andare a prenderla e Margherita vola verso l’oro. Il tempo (2’06″18) è nuovo record italiano e dei campionati. Argento Ustinova in 2’07″12, bronzo per Burian in 2’07″43.

“Aspettavo da mesi questa gara, è stato bellissimo. Ho fatto la mia gara, il fatto di avere avversarie competitive mi ha aiutato a fare questo tempo. E’ bellissimo. Ho imparato a controllarmi e si vedono i risultati, perchè la testa fa tutto. Non ci credo ancora”,racconta incredula Margherita ai microfoni della Rai.

400 stile libero donne – Simona Quadarella completa un filotto praticamente impensabile. Dopo gli 800 e i 1500 arriva un oro sperabile ma tecnicamente quasi impossibile sulla distanza più corta. L’irriverenza della romanina ci regala un’atleta di spessore mondiale capace di dominare l’europa e di andare a confrontarsi con mostri sacri come la Ledecky dai 400 in su. La gara di Quadarella è uguale e contraria rispetto a quelle di Codia e Panziera. Uguale, nel senso che, alla fine, vince un italiano, contraria perché Simona parte piano: ai 50 è quinta in 29″15, ma ai 100 è già terza (59″55) dietro all’ungherese Kesely e alla tedesca Koehler. Ai 150 Simona è di nuovo quarta, ai 200 terza, ai 250 seconda come ai 300 ma lo svantaggio sulla Kesely è sceso a 17 centesimi. Da lì in poi non ce n’è più per nessuno. Simona ha il turbo, le altre hanno solo tanta fatica sulle spalle. In cento metri prende quasi mezzo secondo alla Kesely e vince in 4’03″35. Argento per l’ungherese (4’03″57). Staccata l’inglese Holly Hibbot (4’05″91).

Poi le parole, piene di emozione, al microfono della Rai: “Ci ho sperato fino all’ultimo. Mi sembra incredibile aver vinto anche i 400. Sapevo di stare bene e di essere più forte delle altre. Sono contenta, ho fatto anche un gran tempo. Posso fare ancora meglio”

4×100 stile libero donne – Italia solo quarta nella staffetta 4×100 mista femminile agli Europei di Glasgow. Il quartetto composto da Carlotta Zofkova, Arianna Castiglioni, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini ha nuotato in 3.57.00. Oro alla Russia in 3.54.22, argento alla Danimarca (3’56″69) e bronzo alla Gran Bretagna (3’56″91). Federica Pellegrini ha cambiato in seconda posizione, ma, nonostante un buon 53″30, ha potuto poco contro il 51″70 di Pernilla Blume (Danimarca) e il 52″69 di Freya Andreson (Gran Bretagna).

I bronzi – Due i bronzi: Andrea Vergani sale sul podio dei 50 stile libero maschili mentre Arianna Castiglioni si aggiudica il terzo gradino nei 50 rana femminili. Vergani chiude in 21″68 (un po’ peggio della semifinale) battuto dall’inglese Proud (21″34) e dal greco Gkolomeev (21″44). “Ho fatto un errore in partenza, poi ho nuotato bene. La tensione si è fatta sentire, il tempo non è dei migliori ma sono felice. Il terzo posto non me lo aspettavo e finalmente posso dire di essere fra i big nei 50”, questo il commento di Vergani appena uscito dalla vasca.

Nei 50 rana trionfa la russa Yulia Efimova in 29″81 davanti all’inglese Imogen Clark (30″34). Arianna Castigluoni fa un po’ peggio di ieri (30″41 contro 30″30) ma si toglie l’enorme soddisfazione del bronzo sottratto a un mostro sacro come Ruta Meylutyte. Sesta l’altra italiana Martina Carraro in 31.11. “Una finale sudata, non ho migliorato il tempo di ieri perchè la tensione è alta. Però era complicato salire sul podio e per fortuna ce l’ho fatta”, ha commentato la Castiglioni ai microfoni della Rai.

Un’altra medaglia è arrivata anche dal nuoto in acque aperte. E’ l’argento di Giulia Gabrielleschi nei 10 chilometri dominati dall’olandese Sharon Van Rouwendaal. Terzo posto per l’altra olandese Esmee Vermeulen. Quarto posto per l’altra italiana Rachele Bruni. La Van Rouwendaal ha dominato la gara dall’inizio alla fine. Giulia le è sempre rimasta attaccata e ha tentato invano l’attacco nel finale.

Tenace, combattiva e anche ironica, insomma una toscanaccia doc, Gabbrielleschi, ultimo talento dell’Italfondo, conquista un argento tutto carattere, cuore e grinta che vale la definitiva consacrazione al palcoscenico internazionale. La 21enne pistoiese – allenata da Massimiliano Lombardi e tesserato per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi – chiude in 1h54’53”0; davanti a lei solo la scatenata olandese Sharon Van Rouwendaal – già vincitrice della 5 km, oro olimpico a Rio 2016, dieci medaglie tra Mondiali ed Europei, allenata da Philippe Lucas – che con una tattica analoga a quella di mercoledì tocca in 1h54”45”7.

10 km uomini – Dopo 10 chilometri di nuoto nelle acque gelate del lago Lomond la gara maschile

si conclude addirittura al fotofinish con due atleti che fanno lo stesso tempo al decimo. Vince l’olandese Ferry Weertman in 1h49’28″2 sull’ungherese Kritof Rasovszky (già d’oro nei 5000 metri) che ha condotto tutta la gara. L’olandese è il campione olimpico, mondiale ed europeo dal 2014. Terzo il tedesco Rob Muffels (quarto bei 5000) con un ritardo di 5″5 in 1h49’33″7. Sesto Matteo Furlan (Marina Militare/Team Veneto) a tre secondi dal podio, in 1h49’36″7. Ottavo Mario Sanzullo (Fiamme Oro/CC Napoli), in 1h49’47″7. Quindicesimo Simone Ruffini (Fiamme Oro/CC Aniene), in 1h49’53″5.

Ecco il medagliere del nuoto e sport acquatici.

La mattinata – mattinata piuttosto negativa per gli azzurri del nuoto nelle qualificazioni mattutine.

Avanti Simona Quadarella e la staffetta femminile mista. Fuori (ed è grave) quella maschile e il capitano Federico Turrini.

400 stile libero donne – Con un controllato 4’09″97 Simona Quadarella si qualifica alla finale dei 400 stile libero con il quarto tempo. La 19enne romana allenata da Christian Minotti, è dietro all’ungherese Ajna Kesely (argento negli 800 e bronzo nei 1500), autrice del primo tempo in 4’08″77; della britannica Holly Hibbott (4’09″41) e della tedesca Sarah Koehler (argento nei 1500 e quarta negli 800), che tocca in 4’09″85. Dentro pure la russa Anna Egorova (bronzo negli 800) col quinto tempo di 4’10″77. “Dopo i successi dei giorni scorsi nuoto più leggera – afferma l’atleta di Fiamme Rosse e CC Aniene, oro negli 800 col record italiano (8’16″35) e nei 1500 con la migliore prestazione in tessuto italiana (15’51″61) – I primi 300 metri li ho coperti abbastanza sciolta, poi ho forzato nelle ultime due vasche. Questa gara rappresenta una scoperta. Sono curiosa di capire dove posso arrivare”, conclude la vincitrice ai recenti Giochi del Mediterraneo col primato personale di 4’05″68.

400 misti uomini – Eliminato, invece, il capitano Federico Turrini (Esercito/Nuoto Livorno), che lascia il podio dei 400 misti dopo due edizioni coronate con la medaglia di bronzo. Il 32enne livornese – allenato dal tecnico federale Stefano Franceschi – non va oltre il 12esimo posto in 4’19″74. La qualificazione è distante due secondi. Saldamente in testa al ranking delle eliminatorie il vice campione mondiale e campione europeo dal 2014, nonché argento nel 2010 e 2012, l’ungherese David Verraszto in 4’14″18.

4×100 mista donne – Nuoterà per confermarsi vice campionessa d’Europa la staffetta mista femminile a Glasgow, che passa col terzo tempo di 4’00″52. Attenzione ai cambi e qualificazione mai discussione per Carlotta Zofkova (1’00″22), Martina Carraro (1’07″92), Ilaria Bianchi (57″79) e Giada Galizi (54″59). In finale sarà confermata solo la dorsista (bronzo col record italiano nella gara individuale in 59″61), che sarà affiancata da Arianna Castiglioni (bronzo nei 100 rana), Elena Di Liddo (bronzo nei 100 farfalla) e Federica Pellegrini (quinta nei 100 stile libero). In corsia quattro partirà la Danimarca bronzo olimpico (3’58″40), in cinque la Gran Bretagna (3’59″98), oro uscente. Sesto tempo di qualificazione in 4’02″14 per la Russia vice campione del mondo. L’Italia ha conquistato quattro argenti nella specialità (nel 1987, 1989, 2012 e 2016); l’ultima volta la staffetta è stata lanciata proprio da Zofkova in prima frazione.

4×100 mista uomini –

Si ferma invece nelle batterie la staffetta mista maschile, prima delle escluse con un deludente 3’37″24 frutto delle frazioni di Thomas Ceccon (55″17), Alessandro Pinzuti (1’00″15), Matteo Rivolta (52″91) e Luca Dotto (49″01). Per qualificarsi bastava poco: il 3’36″77 della Svezia. La medaglia manca dal successo di Debrecen 2012.

Tuffi –

Lorenzo Marsaglia è sesto al Royal Commonwealth Pool di Edimburgo nella finale dei tre metri agli Europei di tuffi: 409.70 punti per l’esordiente azzurro, tesserato con Marina Militare e Aniene e allievo di Benedetta Molaioli. Vince l’inglese Jack Laugher – vicecampione olimpico con 523.85 dietro al cinese Cao Yuan – che si laurea campione d’Europa con 525.95 punti. Lui che era stato quarto a Budapest e secondo a Londra, si prende la meritata rivincita.

MEDAGLIERE GENERALE – Ecco il medagliere complessivo degli European Championships 2018. Si tratta di una sorta di mini Olimpiade europea che vede gareggiare gli atleti del Vecchio Continente in diversi sport tra Gran Bretagna e Germania: atletica leggera (Berlino), nuoto (vasca, acque libere e sincro) a Glasgow, tuffi (Edimburgo), ciclismo, triathlon ginnastica e canottaggio sempre a Glasgow. Questo è il medagliere complessivo che non ha valore ufficiale ma, certamente, ha un’importanza statistica non secondaria.

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