Ipotesi C difficile tra l’alzata di scudi di alcune squadre

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Il momento è delicato, quasi come quello di un thriller di David Lynch il cui finale si prospetta assai inquietante. Si avete capito bene, perché qui si gioca tutto il nuovo Bari al cospetto di altre società di calcio, parecchio incazzate, che non vedono di buon occhio l’eventuale ripescaggio del Bari al punto che minacciano clamorose iniziative come quelle di non partecipare al torneo di C. Insomma, non un gran bel momento questo per le sorti del Bari che, pian piano, grazie anche alle buone maniere del Sindaco Decaro, sta cercando di tessere il filo giusto che protrerrebbe e vorrebbe condurre il Bari lontano dall’inferno della D, mettendo civilmente a tacere la canea delle squadre in rivolta.

Smentita, puntualmente, la cena di Decaro con De Laurentiis e Fabbricini (i soliti buontemponi che mettono in giro notizie farlocche), lo stesso primo cittadino barese ha manifestato il suo rammarico per questa alzata di scudi dei presidenti di molte squadre di calcio di C, in quanto non ha mai avuto intenzione di bypassare ostacoli per favorire il Bari, egli ha solo lavorato in modo trasparente senza cercare di ottenere favoritismi. Nel contempo, come anticipato ieri, Decaro ha inviato una e-mail alla FIGC e alla Lega dove spiega quali siano le credenziali per ottenere il ripescaggio in serie C, credenziali che si configurano nella storia del club, nel suo bacino di utenza, nel blasone e, soprattutto, nel rischio ordine pubblico se dovesse militare in serie D.

Insomma, niente illusioni, la partita che si sta giocando è ad altissima tensione e pericolosa, e non prevede previsioni ottimistiche con l’oggetto del contendere che passa da una mano (Fabbricini) all’altra (Gravina) con il timore che non si possa definire il famoso bando col quale le tre nobili decadute (Cesena, Avellino e Bari ma anche Taranto, Messina), possano evitare la serie D per i noti parametri che esulano, appunto, la quarta serie.

Nel frattempo si segnala il “si” di Filippo Galli il quale ha accettato l’incarico di coordinatore del settore giovanile, così come un altro tassello va a coprirsi nell’organigramma, vale a dire quello del Direttore Generale che risponde al nome di Matteo Scala, ex direttore del Carpi dei miracoli. Nella settimana entrante, invece, si chiuderà per i quadri tecnici senza Autieri verso il quale si è rinunciata la corte. Si registrano, invece, due eventuali idee, quella di Gillet, che sarebbe un clamoroso ritorno, e quella di Nicola Bellomo.

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