La Nascar a caccia di giovani talenti negli states

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Il brand Nascar pensa al futuro. Punterà sui giovani andandoli a scovare nei piccoli circuiti nelle zone più periferiche degli Stati Uniti. E’ questa la grande novità che “The New York Times” ha voluto raccontare, in anteprima, questa mattina sulle sue colonne.

Il cronista Stephen Hiltner (da Terre Haute – Indianapolis) è andato a scoprire come si sviluppa il vasto mercato dei giovani driver, tutti minorenni, che, all’interno di improbabili macchine di alluminio, con tanto di barre laterali e interne, si sfidano nei week-end all’interno di autodromi di fortuna, sognando, un giorno, di correre nel campionato Nascar, da sempre la Formula Uno degli appassionati di motori a stelle e strisce. Migliaia di questi “baby-campioni” affrontano trasferte, con genitori al seguito, facendo grandi sacrifici di mese in mese. I vertici della Nascar hanno deciso di investire su queste giovani promesse coprendo, in quota parte, i costi operativi della stagione (assicurando, molto di più rispetto al passato, la loro sicurezza in pista e all’interno degli abitacoli). Secondo The New York Times, questo progetto porterà ad un grande salto di qualità dei campionati minori e accelererà l’accesso dei “campioncini” alle serie superiori che possono proiettare in futuro nella ricca Nascar.

La presenza della Nascar servirà a garantire più serenità e porterà molte gare ad essere disputate con livelli di sicurezza maggiormente in linea con il professionismo presente nei motorsports.

fonte: SkeetGp.com

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