Travolti dalla piena, morti 11 escursionisti

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Sono stati colti di sorpresa. Travolti da un fiume di fango mentre facevano canyoning, attraversando a piedi il letto del corso d’acqua. Sarebbero almeno 11 gli escursionisti morti ieri nelle gole del torrente Raganello a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Diversi i dispersi, almeno 5. Le ricerche sono andate avanti per tutta la notte, ha detto il vicepresidente del Soccorso alpino della Calabria ai microfoni di SkyTg24 facendo il punto sulla tragedia. ”Al momento le vittime i dispersi sono tra 3 e 5. Non abbiamo un elenco dettagliato delle persone entrate nelle Gole del Raganello. Nella notte abbiamo recuperato quattro corpi nella parte finale delle gole. La forza dell’acqua è stata veramente devastante, uno dei corpi lo abbiamo ritrovato a 8 km dal ponte del Diavolo”.

Ieri i soccorritori hanno tratto in salvo 23 persone. Cinque feriti sono stati trasportati in ospedale e nella notte uno di loro non ce l’ha fatta ed è morto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la Protezione civile nazionale e il Soccorso Alpino che ha salvato un bambino in ipotermia, portato all’ospedale di Cosenza. A supporto anche alcune squadre di tecnici del Soccorso Alpino e Spelelogico della Basilicata.

Sul canyon erano presenti due gruppi di 18 escursionisti per un totale di 36 persone, ma non si può escludere che sul torrente fossero presenti altre persone non accompagnate da guide. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa si è detto “addolorato per questa tragedia che colpisce degli escursionisti che, come tanti altri, visitavano un parco nazionale” mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta seguendo da vicino la vicenda, in contatto con il Capo Dipartimento della Protezione Civile.

Le Gole del Raganello costituiscono un scenografico canyon lungo circa 17 km, che parte dalla Sorgente della Lamia e raggiunge un’area attigua all’abitato di Civita di Castrovillari, dove sorge il caratteristico Ponte del Diavolo. Qui il corso del torrente Raganello diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta, che si mantiene tale fino alla foce. L’area, riserva naturale protetta del Parco Nazionale del Pollino al confine tra Calabria e Basilicata, è una delle mete più frequentate della regione per gli amanti del rafting e del canyoning.

Il canyon del Raganello viene distinto dagli esperti in due parti: le Gole alte e le Gole basse. Le Gole alte o Gole di Barile si dipartono dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere la cosiddetta Scala di Barile, nei pressi dell’abitato di San Lorenzo Bellizzi, in un percorso di circa 9 km. La conformazione del torrente è molto accidentata.

Le Gole basse, dalla zona Pietraponte, dove si erge il Ponte omonimo, un singolare macigno incastonato tra le pareti, raggiungono la zona sottostante lo spettacolare Ponte del Diavolo, nei pressi di Civita, in un percorso di circa 8 km. Il percorso è simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere, data la maggiore quantità d’acqua del bacino e la presenza di punti maggiormente scoscesi e accidentati: la Forra d’Ilice, la Conca degli Oleandri, la Tetra Fenditura, la Frana Ciclopica. 

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