Le premesse d’europa

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Il Vecchio Continente, come originariamente era chiamata l’Europa, è stato soggetto, e oggetto, di profonde evoluzioni socio/politiche. Se è prematuro ipotizzare la nascita degli Stati Uniti d’Europa, appare opportuno rammentare ai Lettori il sommario degli eventi che hanno portato a un complesso di comuni interessi socio/economici, oggi rappresentati da ventotto Stati europei. Col coinvolgimento oltre mezzo miliardo di popolazione. Numero che, certamente, negli anni, è destinato ad aumentare.

Nel 1958, prendeva vita, proprio a Roma, la Comunità Economica Europea (CEE) che s’è protratta per 35 anni e, sempre, con palesi vantaggi per gli Stati membri. Nel 1993, la CEE si trasformava nell’Unione Europa (UE). In 22 anni, l‘UE ha raggiunto le “28 stelle”; cioè l’unione socio/economica di 28 Paesi. Col Trattato di Lisbona del 2009, l’UE ha, per di più, intrapreso la difesa dei diritti dei cittadini degli Stati membri. Favorendo la libera circolazione d’investimenti, uomini e merci. Col 2002, l’UE ha adottato l’Euro come moneta unica.  L’economia d’Europa, nel suo complesso, ci ha guadagnato.

E’ ancora lontana un’UE unita politicamente, ma, riteniamo, che se anche questa meta fosse raggiunta, il gruppo dei Paesi membri ne sarebbe vantaggiato. Entro il terzo ventennio di questo Nuovo Millennio, l’unione politica potrebbe essere un’eventualità; con benefici di grande portata per tutti. Determinando la nascita di un diritto unico. Il tutto con un modello molto più funzionale di quello già in essere negli Stati UE.

Giorgio Brignola

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