Ue: Di Maio, questa Europa tra 6 mesi e’ finita, a maggio terremoto politico

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 “C’è una vera e propria guerra contro il made in Italy e noi la dobbiamo combattere con tutte le nostre forze. Questi sono giorni importanti, non sono venuto alla Coldiretti per alzare i toni con l’Europa anche perché diciamoci la verità questa Europa qui tra sei mesi è finita”. Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio intervenendo dal palco al villaggio contadino della Coldiretti al Circo Massimo di Roma. “Tra sei mesi ci sono le elezioni europee e – ha aggiunto – come c’è stato un terremoto politico in Italia il 4 marzo, ci sarà un terremoto politico alle elezioni europee di maggio”. “E questo significa che finalmente molte delle istanze che sono state tradite e ignorate – ha concluso – arriveranno al Parlamento europeo con il triplo, con il quadruplo della forza che hanno avuto in questi anni”.

“Quest’anno faremo un po’ di deficit, ma l’anno prossimo lo ripaghiamo”. Così il ministro dello Sviluppo economico e vicepremier, Luigi Di Maio, intervenendo al ‘Villaggio Coldiretti’ al Circo Massimo. “Facciamo un po’ di deficit, e lo hanno fatto anche gli altri che oggi ci accusano, ma per la prima volta serve per ripagare i cittadini e non per far pagare i cittadini”, aggiunge.

“Io non sono preoccupato, perche’ dopo tanti anni abbiamo scritto una manovra del popolo e per questo non si puo’ essere preoccupati. Io sono tranquillissimo anche perche’ abbiamo tanto ancora da fare”. Risponde cosi’ il vicepremier Luigi Di Maio ai giornalisti che, a margine del suo intervento al Villaggio Coldiretti, gli chiedevano se fosse preoccupato per il primo test importante per la manovra il 15 ottobre, ultimo giorno utile per la presentazione a Bruxelles della bozza Di legge Di bilancio.

“Queste misure – ha aggiunto – di cui abbiamo discusso in questi giorni, sono solo una piccola parte. Adesso nella legge di bilancio dovranno entrare norme per rendere piu’ trasparente e piu’ veloce la sanita’. Ci saranno norme per l’export e per il Made in Italy e ci saranno provvedimenti che riguardano la sburocratizzazione, perche’ se da una parte aiutiamo le persone ad andare in pensione, a trovare lavoro e ad avere meno tasse soprattutto per le partite iva e le Pmi; dall’altra il miglior modo per rilanciare le imprese e dare un aiuto ai nostri imprenditori e’ lasciarli in pace”. Il vicepremier ha sottolineato inoltre che verranno “abolite un bel po’ di leggi: io ne aboliro’ 240 nel codice del lavoro, che riassumera’ in un unico codice la foresta di norme che ci sono e poi decine e decine Di certificazioni saranno eliminate e abbiamo gia’ pronto l’elenco e lo conoscerete tra qualche

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