Bari – Nessuna crisi, solo qualche problema nell’ingranaggio

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Inutile nasconderlo. Qualche cosa, attualmente, non funziona nel meccanismo biancorosso. Per una squadra che avrebbe dovuto vestire gli abiti di un caterpillar di quarta serie, due pareggi di fila ottenuti, peraltro, senza che gli attaccanti siano andati a rete (ma questo accade da ben tre giornate, non da due), qualcosa deve esserci inceppato. Sbagliato parlare di crisi, su questo non ci piove, la squadra messa in piedi da Giuntoli non si discute, del resto è finora imbattuta, ha messo a segno ben 14 gol e ne ha subiti solo due, per giunta uno su rigore, pertanto i “numeri” non sbagliano e danno ragione alla società, a Cornacchini e a tutto l’ambiente societario. Il problema emerso da qualche settimana è che una squadra dall’enorme potenziale tecnico, trovi difficoltà nella manovra con conseguente anemia d’attacco e lascia intravedere solamente qualche individualità ma mai un’azione corale degna di tal nome, caratteristica a cui, invece, il Bari dovrebbe risultare semplice. Tra i due reparti, centrocampo e attacco, si nota nettamente una crepa che non mette in condizione gli attaccanti di essere serviti come si deve. E la cosa aumenta di peso specifico se si pensa che il tridente d’attacco, ha fatto tanti gol nelle precedenti squadre dove ha militato. E se fino a tre domeniche fa il Bari segnava tre gol a partita ed oggi non lo fa più, ci si domanda se un potenziale d’attacco come ce l’ha il Bari possa essersi di colpo frenato verso il gol. E mentre contro la Turris non le si può imputare di nulla in quanto, nel secondo tempo, la squadra ha giocato molto bene andando vicina più volte al gol, a Marsala, invece, se togliamo il gol su autorete e un paio di tiri da lontano di Floriano capitati sui suoi piedi per puro caso, nel rimanente primo tempo e nel secondo tempo non abbiamo annotato nemmeno una conclusione. Sembra incredibile ma è così, anzi, sono stati i lilibetani, che come tutte le squadre che incontrerà il Bari, a metterci cuore e grinta perché tecnicamente erano inferiori al Bari. E questo se non è un campanello d’allarme, è un piccolo segnale che qualcosa si è inceppato tra centrocampo e attacco. L’impressione, tra le altre cose, è che questo Bari non si sia ancora calato nella parte di squadra da serie D e, pertanto, trovi le inevitabili difficoltà per esaltare il proprio gioco.

E domenica, nell’inedito scontro al vertice contro il Locri, la truppa di Cornacchini, anche per tenere a distanza i calabresi, hanno la possibilità di proseguire il cammino, vincendo e segnando qualche gol così da dare un calcio a questo momento negativo e così da ricreare quella carica necessaria per proseguire il torneo con la consapevolezza di essere la squadra da battere, sempre affrontando – si intende – ogni squadra con umiltà e rispetto.

Oggi si riprendono gli allenamenti dopo il burrascoso viaggio occorso alla squadra dl Bari da Palermo a Bari, si valutano le condizioni del secondo portiere Siaoulys per le quali non si esclude di reperire un altro portiere, mentre son da valutare le condizioni di D’Ignazio la cui caviglia ha subito un trauma prima di tentare in campo a Marsala.

Massimo Longo

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