Domani la fiducia sul dl sicurezza, applausi Lega-M5s in aula

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Attesa per Berlusconi, la Corte Ue decide sul suo ricorso

Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul decreto legge Sicurezza. L’annuncio e’ stato salutato nell’Aula di Montecitorio da un applauso fragoroso della Lega e del M5S, mentre dai banchi del Pd si urlava ‘vergogna, vergogna!’. La votazione della fiducia avra’ inizio domani alle 17.10. Appuntamento fissato per le 11 di domani a Strasburgo quando la Corte europea dei diritti umani (Cedu) si pronuncera’ in via definitiva sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi contro la legge Severino che lo fece decadere da senatore

E’ domani il giorno del decreto Salvini su sicurezza e immigrazione. Il governo, dopo una giornata quasi intera di discussione generale, alla fine ha posto la fiducia anche alla Camera, blindando per la seconda volta il testo e scongiurando così ogni possibilità di mal di pancia del Movimento 5 Stelle. Ufficialmente, le tensioni all’interno della maggioranza erano sparite dalla mattina, visto che il relatore del provvedimento, Giuseppe Brescia, illustrando il provvedimento in aula aveva spiegato che “il testo originario del decreto-legge suscitava gravi perplessità su vari aspetti, grosso modo superate in virtù delle modifiche che hanno eliminato o corretto una serie di profili problematici”, elogiando il fatto “che tale lavoro sia avvenuto attraverso un confronto franco, serrato, costruttivo e sempre leale, compiuto alla luce del sole nelle aule parlamentari, che ha riguardato sia la maggioranza al suo interno, sia i gruppi di opposizione, i quali hanno contribuito certamente a migliorare il decreto-legge”.

In realtà poi, come già si ventilava dalla fine della scorsa settimana, è prevalsa la linea della prudenza, e anche della fermezza, tirandosi addosso inevitabili critiche: “La maggioranza – tuona Emanuele Fiano – vuole mettere la fiducia su un provvedimento su cui non c’è nessun ostruzionismo da parte delle opposizioni, e lo fa per questioni politiche tutte della maggioranza. Si sta completando il black Friday, il giorno degli sconti, con la compensazione tra Di Maio e Salvini. State trasformando il Parlamento in un votificio, ne avete paura, state restringendo gli spazi democratici di questa legislatura”. La replica è affidata al giovane leghista Emenuele Ziello: “Non abbiamo paura delle opposizioni, che hanno avuto mezza giornata per dirci quanto non le piaccia questo decreto, ma anche noi abbiamo l’esigenza politica di mettere mano ai danni che avete fatto in passato”.

 

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