Conte tratta sulla manovra, ma M5s-Lega ai ferri corti

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Giorgetti, reddito? Rischio lavoro nero. Contratto o voto

Ore decisive a Bruxelles nella trattativa Italia-Ue sulla manovra. ‘Rispetteremo le regole Ue e i cittadini italiani’, dice Conte. Ma ancora piu’ delicata la situazione a Roma, dove M5s e Lega sono ai ferri corti sulle modifiche necessarie a trovare i soldi per ridurre il deficit. Giorgetti difende quota 100 sulle pensioni e sul reddito di cittadinanza ‘vede il pericolo che possa alimentare il lavoro nero’. ‘Quando non si potra’ piu’ realizzare il contratto, si torni al voto’, aggiunge. Patuanelli (M5s): ‘Da lui ci aspettiamo rispetto’.

“Piaccia o non piaccia questo governo risponde ad una volontà degli italiani e il M5s al Sud ha vinto perché gli elettori vogliono il reddito di cittadinanza. Una misura che nel contratto di governo è finalizzata ad incentivare i posti di lavoro ma il pericolo che vedo è che possa alimentare il lavoro nero”. Ha tuonato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, parlando al convegno ‘Sovranismo vs Populismo’ a Roma con Giorgia Meloni. Secondo Giorgetti, il programma elettorale del Movimento 5 Stelle al Sud “ha registrato larghi consensi, probabilmente anche perché era previsto il reddito di cittadinanza”. “Credo che abbia orientato pochissimi elettori della mie zone – ha aggiunto -. Magari è l’Italia che non ci piace, ma con cui dobbiamo confrontarci e governare”.Immediata la replica del capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato, Stefano Patuanelli: “Stupiscono le parole pronunciate oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, durante un convegno al Senato. Dire che chi ha votato il MoVimento 5 Stelle è ‘l’Italia che non ci piace’ è un’offesa nei confronti di milioni di cittadini che il 4 marzo hanno scelto noi perché siamo da sempre l’unica forza politica innovativa e di cambiamento. Come Giorgetti sa bene il reddito di cittadinanza è una misura per il lavoro, che andrà sia a chi vive al Sud sia a chi sta al Nord, che non è solo il centro di Milano, e che proprio per questo permetterà al Paese di tornare a correre. A noi piace tutta l’Italia, specialmente quella che vuole ripartire senza lasciare nessuno indietro”.

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