I giochi didattici per stimolare l’intelligenza emotiva

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I pedagogisti hanno da sempre affermato che è la qualità del tempo che si dedica ai propri figli a caratterizzare un “bravo genitore”. I momenti trascorsi con i propri figli necessitano di nuovi giochi e metodi didattici capaci di stimolare la loro intelligenza, creatività ed emotività. Questi elementi servono per trasformare i propri figli in adulti più consapevoli. Occorre procurarsi libri inventa-storie, puzzle, carte speciali e mappamondi gonfiabili.

Secondo lo psicologo cognitivo Nicola Tomba, i primi 5 anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo del carattere, delle abilità e dei rapporti sociali.

Ecco alcuni metodi didattici in forma di gioco utili per rendere di qualità il tempo passato con i propri bambini:

– Gli inventa-fiabe: servono per raccontare e raccontarsi. Si parte dai mondi fantastici al mondo interiore. Sono utili per comprendere le abilità cognitive e psicologiche del bambino. Si parte con i racconti, inventati o reali, da scomporre e ricomporre. Dando al bambino una ricetta di base fatta di un protagonista, un luogo, il momento in cui si svolge l’evento, le azioni gli si dà la possibilità di creare una fiaba aiutandosi con la fantasia;

– I giochi guida: sono in grado di sviluppare due grandi macro aree, quella che approfondisce il modo in cui il piccolo raccoglie, elabora, usa e memorizza le informazioni per costruire la propria idea di realtà, e quella che sposta l’attenzione sulla percezione che il bambino ha di sé e dell’ambiente”. Con la guida il genitore interagisce col bambino fornendo le indicazioni didattiche allegate. Il bambino le esegue e allena la capacità di narrazione e di immaginazione.

– I giochi di carte educativi: aiutano a stimolare l’intelligenza emotiva. Ne sono esempi le carte illustrate con personaggi divertenti.

– I Mappamondi gonfiabili, le carte geografiche: scoprire le capitali, la forma e la posizione dei principali Paesi del mondo su un mappamondo incrementa lo spirito di osservazione e le capacità di associazione dei piccoli.

Mariangela Cutrone

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