Recessione frenata?  

Economia & Finanza

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L’Italia, in seno all’Unione Europea, non ha tuttora mostrato le sue carte migliori. Sempre che le abbia. Non a caso, gli obiettivi economici nazionali potrebbero essere a rischio. Il carico fiscale, di conseguenza, dovrà essere adeguato alle oggettive necessità economiche del Paese.

Essere in UE implica il rispetto di regole precise; anche quando, all’interno, sembrerebbero non fare comodo.

La sostenibilità della finanza pubblica è tutta da verificare. Se l’obiettivo Di Maio/Salvini è di “reggere” sino alla fine dell’ordinaria Legislatura, si dovranno trovare soluzioni percorribili per ridare alla nostra economia una struttura capace di far fronte agli impegni assunti anche a livello comunitario. Lo stesso Esecutivo, non potendo agire altrimenti, ha riconosciuto che il momento economico nazionale resta difficile.

Di cure “miracolose” proprio non siamo in grado d’illustrare. L’importante è essere coerenti a una realtà che era già prevedibile prima della “vittoria” politica della compagine di Centro/Destra. Dai dati che abbiamo avuto l’opportunità d’analizzare, riteniamo che la recessione economica italiana resti un fenomeno da seguire con molta cautela per non vanificare i pochi risultati positivi che già ci sono. Sempre auspicando in una rapida attuazione del Programma di Governo.

Nei prossimi mesi, vedremo come si comporterà’ l’Esecutivo; anche nei confronti di una politica europea che non può adattarsi alle nostre esigenze. Resteremo, di conseguenza, attenti alle vicissitudini nazionali. Ancora una volta, essere geograficamente in Europa non significa, purtroppo, esserlo anche a un livello politico ed economico.

Giorgio Brignola

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