Disfatta May: Westminster boccia l’accordo sulla Brexit

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La premier non si dimette

Clamorosa sconfitta per la leader, 432 voti contrari, solo 202 a favore. Il laburista Corbyn presenta una mozione di sfiducia che sara’ discussa domani. Ultimo appello della primo ministro: si voti la fiducia, il no all’accordo e’ un salto nel buio, non ci sono alternative. Tusk: siamo pronti a un mancato accordo, l’Ue rimarra’ unita.

E’ la bocciatura piu’ pesante dal 1923: la Camera dei Comuni ha detto no all’accordo su Brexit raggiunto con l’Ue dalla premier britannica, Theresa May. I voti contrari sono stati 432, solo 202 quelli a favore. Ben 115 membri della maggioranza hanno voltato le spalle a May che fino all’ultimo minuto ha cercato di convincere i parlamentari di Westminster. “E’ un voto storico che cambiera’ il futuro delle nostre generazioni per decenni”, aveva dichiarato nel suo appello poco prima della votazione. “Il no all’accordo e’ stato molto chiaro ma sul tavolo non ci sono alternative”, ha detto dopo l’annuncio della disfatta. Il leader dei laburisti, Jeremy Corbyn, che ha definito “catastrofica” la sconfitta, aveva gia’ pronta la mozione di sfiducia: sara’ votata domani sera. Per i sondaggisti la sfiducia e’ comunque improbabile. I Tory difficilmente voteranno contro il proprio esecutivo e gli unionisti nordirlandesi (Dup) hanno gia’ annunciato il loro voto di fiducia. L’incertezza scaturita dal voto negativo di Londra e’ piombata all’istante sui tavoli di Bruxelles. “Se un accordo e’ impossibile, e nessuno vuole un ‘no deal’, chi avra’ finalmente il coraggio di dire qual e’ l’unica soluzione positiva?”, ha commentato il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha invitato la Gran Bretagna “a chiarire le sue intenzioni il piu’ presto possibile” perche’ “il tempo e’ quasi finito”. In ogni caso, l’Ue va avanti con “il processo di ratifica dell’accordo di ritiro che costituisce “un compromesso equo e il miglior accordo possibile”. Secondo Juncker, l’accordo concluso da May con l’Ue “riduce i danni causati dalla Brexit per i cittadini e le imprese in Europa. E’ il solo modo per assicurare un’uscita ordinata del Regno Unito dall’Ue”. A Londra restano aperti diversi scenari. Secondo una risoluzione adottata la scorsa settimana dalla Camera dei Comuni, il governo May ha tre giorni di tempo per presentare al Parlamento un nuovo piano, ma le divisioni emerse nelle ultime settimane nella classe politica britannica non lasciano intravedere una maggioranza ai Comuni sulla strada da perseguire. Per cercare di convincere i ribelli Tory, May potrebbe cercare di strappare nuove concessioni da a Bruxelles, dove ha annunciato che tornera’ se otterra’ la fiducia, e chiedere un secondo voto ai Comuni. Ma i leader delle istituzioni comunitarie hanno ribadito piu’ volte che il testo legale dell’accordo di ritiro del Regno Unito non puo’ essere rinegoziato. L’Ue a 27 potrebbe essere disponibile a negoziare un accordo completamente nuovo solo nel caso in cui il Regno Unito decidesse di restare nel mercato interno o nell’unione doganale. Tuttavia il governo britannico dovrebbe rinunciare a due obiettivi fissati dopo il referendum Brexit: riprendere il controllo sull’immigrazione dai paesi Ue e avere mano libera sulla politica commerciale.

Il Governo italiano prende atto del voto del Parlamento britannico che ha respinto la ratifica dell’Accordo di Recesso del Regno Unito dall’Unione europea, sostenuto dal Consiglio europeo straordinario (Art.50) del 25 novembre 2018. In attesa di un chiarimento delle intenzioni del Governo britannico sui prossimi sviluppi, il Governo italiano continuerà a lavorare in stretto contatto con le Istituzioni e gli altri Stati membri dell’UE per limitare le conseguenze negative della Brexit, e, in particolare, per garantire i diritti dei cittadini italiani nel Regno Unito, quelli dei cittadini britannici in Italia, la stabilità dei mercati e dei settori bancario, assicurativo e finanziario e un recesso il più ordinato possibile in tutti gli altri campi a tutela di cittadini e imprese. In tale contesto, continueranno e saranno intensificati i preparativi per essere pronti a tutti gli scenari, incluso quello poco auspicabile di un recesso senza accordo il 29 marzo 2019.

Le parole “umiliata” e “schiacciata” campeggiano sulle prime pagine dei giornali britannici, dopo che il Parlamento di Londra ha massicciamente bocciato l’accordo sulla Brexit negoziato dalla premier Theresa May con l’Unione europea. Secondo i quotidiani, il potere starebbe scivolando via dalle mani della leader conservatrice, che domani affronterà un voto di sfiducia. “May umiliata da 230 voti”, titola il tabloid Daily Mirror, mentre Daily Telegraph dice “Umiliazione per la premier quando i deputati in massa respingono l’accordo e il Labour intavola un voto di sfifucia”. L’analista Michael Deacon ha scritto che May è riuscita a rendere un momento storico in un flop: “Il suo discorso ha avuto tutto il brio di un calzino da ginnastica muffito”, la premier “è sembrata vittoriosamente persuasiva come una madre che sgrida i suoi bambini perché mangino il cavolo o vadano a letto affamati”.

L’editorialista del Times Matthew Parris ha scritto: “Non esiste leadership al governo o nell’opposizione che possa tirarci fuori da questo caos”, “May non va bene, non ha una strategia segreta e diabolica, non le importa la verità e dirà qualsiasi cosa per superare un’altra settimana. Non sa cosa fare”, “il Parlamento deve riprendere il controllo da una premier zobie, un governo zombie e un’opposizione zombie”. Per il Daily Mail, è stato un “risultato devastante, che minaccia di tuffare il processo della Brexit nel caos”.

Il Sun, il più venduto nel Regno Unito, ha aggiunto: “Premier schiacciata sfida i deputati a votare per elezioni generali dopo sconfitta record sulla Brexit“. Per il tabloid, è stata la “peggior sconfitta dall’avvento della piena democrazia e suggerisce che May non otterrà abbastanza appoggio alla usa strategia”. Infine il Financial Times ha titolato: “La sconfitta di May sparge difficoltà per l’approccio sulla Brexit dell’Ue”, “enorme sconfitta lascia la premier in una corsa contro il tempo”.

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