Le scuse della politica

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Le elezioni politiche della scorsa primavera non hanno risolto il rebus politico nazionale. Si potrebbero; anche se si sono concretate alleanze molto diverse che per il passato.

Data l’evoluzione del “Centro”, la maggioranza parlamentare potrebbe essere tutta nell’ala mediana di un Parlamento in fibrillazione. Senza tanti preamboli, l’accordo Lega/5 Stelle ha dato al “Centro/Destra” una rilevanza di tutto rispetto sulla ribalta politica nazionale. Dato che gli Esecutivi della “non sfiducia” non avevano più riscontro, la politica si è appropriata di un corso meno patologico; anche se con qualche “assestamento” per evitare futuri ” infortuni” di percorso.

I precedenti esecutivi non hanno “conquistato la “stima” di molti politici rampanti di questa Terza Repubblica. Ora, neppure il Centro avrebbe interesse a mutare i rapporti politici in essere con Salvini. Per una serie di motivi, anche abbastanza comprensibili, il dialogo dovrebbe riprendere in Parlamento aperto anche a uomini nuovi. Chi ha preso il timone d’Italia avrà da tener conto del presente per non ipotecare il futuro. Quest’Alleanza potrebbe “rivedere” i suoi progetti; con una linea d’interventi da favorire e altri da ridimensionare. Le sceneggiate però non hanno convinto più nessuno. Impossibile, poi, valutare concretamente le “bordate” della Lega e dei Cinque Stelle in sede parlamentare e nella campagna per l’imminente rinnovo del Parlamento UE.

Le mosse politiche non riprenderanno da dove si sono arenate le precedenti. Su questo siamo convinti. Entro la prossima primavera, il sistema troverà la sua conclusione. Con buona pace di tutti. Secondo noi, saranno le strategie politiche “secondarie” ad avere buon “gioco”. Il tutto per rifondare un Potere Legislativo riformato e un Esecutivo coerente che consenta di modificare questa Terza Repubblica nata male.

Giorgio Brignola

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