La debolezza di Sgarbi e la forza Valentina Nappi

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Certe trasmissioni alle volte è come se mi schiaffeggiassero, ed io, come un cretino, anziché cambiare subito canale sto lì a guardare per vedere come va a finire, un po’ come Pasquale nella divertentissima scenetta di Totò. Ve la ricordate? Riceveva schiaffi, pugni e parolacce e non reagiva perché voleva vedere come sarebbe andata a finire con quello sciocco che lo aveva scambiato per un altro.

Domenica sera la trasmissione schiaffeggiatrice era “Stasera Italia” su Rete 4, lo schiaffeggiatore senza misericordia, il raffinato Vittorio Sgarbi che dava schiaffi, metaforici ovviamente, ad una bellissima signora dagli occhi meravigliosi. A proposito di metafora, il raffinato fingeva di non aver capito che la signora Valentina Nappi, riferendosi alla politica e al linguaggio di Matteo Salvini, aveva parlato di stupro metaforicamente, e così, strillando come il solito, pronunciando improperi come il solito,  la invitava a rivolgersi al giudice se aveva subito uno stupro. Ne ha dette di tutti i colori alla signora che non ha perso la calma e il bel sorriso, mostrando tutta la sua forza, la sua superiorità, mentre il dispensatore di schiaffi metaforici mostrava tutta la sua debolezza.

Detto questo, a me non piace che il termine “stupro” sia pronunciato anche metaforicamente, giacché penso che non faccia piacere sentirlo a tutte le donne che hanno subito violenza.

Renato Pierri

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