Manita del Bari contro l’Igea Virtus

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Decisamente il miglior Bari dell’anno. Smaltita la sbornia amara della prima sconfitta in quel di Cittanova dove il Bari non avrebbe dovuto mai e poi mai perdere, occorreva rimboccarsi le maniche e ripartire in fretta, ed il Bari di Cornacchini, infatti, ha riscattato la sconfitta di Cittanova riprendendo a camminare mantenendo intatta la distanza dalla Turris che oggi non ha giocato a causa delle condizioni meteorologiche avverse della Basilicata.

Stavolta è stato il turno dell’Igea Virtus, squadra la cui pelle è mutata col mercato di gennaio alla ricerca di una “misson impossibile”, quella di una salvezza che avrebbe dell’incredibile, squadra già battuta all’andata con un roboante 0-3 e che oggi, ribaltando, un po’, il canovaccio che vuole le squadre che incontrano il Bari giocare al mille per mille, si è mostrata abbastanza modesta  legittimando la sua posizione in classifica.

Vittoria numero sedici, dunque, su ventidue partite. Espletata anche la pratica Igea Virtus con una vittoria, comunque legittima. Il Bari rimane padrone assoluto del girone e così può prepararsi con la  giusta attenzione, senza pressione, alla gara di domenica prossima a Torre del Greco.

Con il tifo organizzato del cuore della curva nord latitante (forte il colpo d’occhio), poi rientrato nel secondo tempo, Cornacchini ha mandato in campo il 4-2-3-1 con Marfella in porta, Aloisi e, a sorpresa, Quagliata terzini, Di Cesare e Mattera a centro difesa, Hamlili e Bolzoni a centrocampo, Floriano, Brienza e Liguori il terzetto davanti e Simeri in attacco. Cornacchini, dunque, decide di riproporre Brienza nell’undici titolare dopo aver incassato qualche critica di troppo per non averlo utilizzato da principio nelle ultime partite ed il capitano, infatti, parte col piglio giusto, deciso a segnare il primo gol su azione, gol che tuttavia non arriverà nemmeno oggi.

Una gara senza storie con il Bari padrone assoluto del campo, che macina azioni su azioni regalando briciole agli avversari che hanno una sola opportunità su punizione, dal limite, con Perkovic che sfonda la barriera ma il rito è debole e Marfella para senza problemi. E si sa di questi tempi quanto siano pericolose le punizioni degli avversari

Le occasioni ed i gol per il Bari: al 7’ la prima occasione gol per il Bari su un corner sugli sviluppi del quale, il pallone va a finire sulla testa di Mattera ma il portiere Cannizzaro para a terra sulla linea. Al 10’ errore di Bucca nell’area di rigore su un cross di Liguori, difettoso il rinvio del difensore, ed il pallone che termina sui piedi di Floriano il quale non ha difficoltà nel centrare la rete portando in vantaggio il Bari. Ancora Bari con Brienza che dialoga con Simeri ma il centravanti perde il momento gusto per raddoppiare di testa. Al 16’ gran gol di Floriano che chiude alla meglio un triangolo con Liguori e dal limite dell’area sferra un tiro che si infila in rete. Bari padrone della gara con l’Igea che stenta nel limitare i danni e che si affaccia molto timidamente nella metà campo barese ma viene sistematicamente fermata dai biancorossi. Ancora Brienza prova a segnare il secondo gol in campionato ma dalla distanza il pallone termina di poco fuori.

Grande dialogo tra Brienza e Liguori con una conclusione pericolosa che termina di un soffio sulla traversa. Poi il Bari nel recupero triplica con Di Cesare che ottimizza di testa un corner di Brienza. È il suo quinto gol fino adesso.

Dentro Neglia, fuori Floriano nel secondo tempo mentre Simeri va vicinissimo al gol al 6’ con una punizione di Brienza che lancia un assist per l’attaccante che, defilato, sferra un tiro sul portiere che para con difficoltà.

L’Igea Virtus, grazie anche ai tre cambi effettuati da Tedesco, cresce alla distanza mostrandosi compatta nell’occupazione degli spazi al cospetto di un Bari che deve lavorare parecchio per sbrigare la matassa. Ma è solo una impressione. Dentro Piovanello e Feola per Liguori e Bolzon ed il Bari ricomincia a macinare gioco tornando padrone del campo. Simeri riceve da Hamlili un pallone favoloso, arrivato in area, tira un diagonale uscito di un soffio al lato. Per il Bari è praticamente accademia e i peloritani stanno a guardare forse pensando di aver calciato l’erbetta del San Nicola, una sorta di palmares della propria carriera calcistica.

Al 33’ segna Neglia il gol del 4-0 con un colpo di testa in contro balzo grazie ad un pallone lanciato in avanti.

Finalmente si intravede l’Igea Virtus con Silla che costringe Marfella ad un parata difficile in corner, azione a cui risponde sempre Neglia con un tiro arcuato che Cannizzaro para con difficoltà.

Finita qui? Macché Al 41’ Simeri servito da Piovanello sferra di destro un gran tiro che si infila in porta: davvero un gran gol.

Termina qui una gara senza storie che il Bari ha dominato in lungo ed in largo senza subire nulla se non un po’ di solletico da parte dei messinesi che, tuttavia, han fatto quel che potevano giocando ordinatamente, ma il gap qualitativo era obiettivamente troppo elevato tra le due squadre.

Turris, dunque, sempre lì, dietro di dodici punti anche se la squadra campana dovrà recuperare la sfida contro il derelitto Rotonda, gara che quasi sicuramente farà sua, e con il big match di domenica prossima al “Liguori” di Torre del Greco da giocare dove il Bari dovrà cercare di limitare il vantaggio. Ci riuscirà?

Massimo Longo

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