Tav: Salvini al cantiere di Chiomonte dando impulso ai lavori  

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Si inasprisce il contrasto tra i due vicepremier Salvini e Di Maio riguardo la prosecuzione dei lavori nel cantiere in Val di Susa e il divario sulla stessa esistenza dell’opera

di Monica Montanaro

Intorno alle 11 di questa mattina il leader della Lega Matteo Salvini assolve ad un appuntamento dell’agenda politica e si reca ad osservare e valutare personalmente l’evoluzione dei lavori del cantiere in Val di Susa incentrati nella realizzazione del treno ad alta velocità sulla linea Torino – Lione che rappresenta un’importante investimento per agevolare ed incentivare i flussi di merci tra l’Italia e il resto d’Europa e quindi l’economia nostrana.

Ad accogliere il leader leghista vi era un presidio di attivisti no-Tav, i quali avevano inscenato una ribellione improvvisata creando disordine e tempestivamente soppressa dalle forze dell’ordine lì presenti per assicurare la stato di sicurezza generale.

Salvini dopo una ricognizione dello stato dell’opera ha ribadito convinto che i lavori devono proseguire e che l’opera va ultimata soprattutto alla luce del fatto che per il vicepremier il progresso dei lavori è ad uno stato ormai avanzato e che sono già stati scavati 25 km di tunnel nella montagna, dunque a detta dello stesso Salvini conviene economicamente proseguire i lavori  piuttosto che sospenderli, e che ripristinare il tessuto naturale del terreno modificato per il procedimento dei lavori costerebbe di più che portare a compimento l’intera opera.

Le idee e le dichiarazioni del segretario leghista apportano una spaccatura ancora più profonda nel rapporto già lacerato tra i due alleati leader di governo, difatti il leader del Movimento 5S Di Maio nega addirittura la stessa esistenza  dell’avanzamento dei lavori del Tav e che trattasi di uno spreco di soldi pubblici, su questo punto

Salvini conviene con Di Maio sostenendo che vi è stata una valutazione sovrastimata dei costi previsti per l’esecuzione dell’opera, dai fondi  potrebbe essere decurtato circa 1 miliardo di euro rispetto alla somma complessiva prevista di 4,5 miliardi, e la cifra risparmiata potrebbe essere reinvestita in altre opere all’interno del territorio italiano come la metropolitana di Torino.

Dall’altro canto però Salvini rintuzza il Movimento sostenendo: “Come si fa a dire che il cantiere non c è. C’è eccome, e deve proseguire per il bene dell’economia e dell’ambiente. Possiamo togliere un milione di tir dalle strade e tanto inquinamento”.

Luigi Di Maio ha rilasciato le sue dichiarazioni in merito all’impegno dell’alleato Salvini di visitare il cantiere in Val di Susa, ammettendo sardonico: “Io non vado a Chiomonte perchè ancora non è stato scavato un solo centimetro, c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere di Chiomonte non è un’incompiuta ma un’opera  mai iniziata”.

Alle parole incontrovertibili di Di Maio ha replicato con toni concilianti Salvini che davanti ai giornalisti durante la visita ha affermato di non voler polemizzare con le altre parti componenti del governo, ma di mantenere una linea di dialogo costruttivo con essi, ma al contempo incalza i giornalisti e propone loro di riprendere con l’occhio tecnico e preciso della telecamera la realtà dell’opera in esecuzione e il progresso nella conduzione dei lavori, ovvero l’esistenza di un tunnel effettivamente scavato nel ventre della montagna.

Ad alleggerire il dissidio interno al governo e tutta la marea di polemiche diffuse e di voci contrarie all’ultimazione e al grado di priorità della sussistenza dell’opera della Tav, la presenza della distesa immacolata di neve già caduta dalla prime ore della mattinata che donava un senso di beata pacificazione.

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