Cardiologi a scuola di ecocardiografia a Bari 

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Tecniche d’imaging con ultrasuoni per cure e assistenza migliore

Di Riccardo Guglielmi

 E’ terminato il Corso di aggiornamento promosso dalla SIECVI, la Società italiana di ecografia cardiologica e vascolare sull’uso delle tecnologie d’imaging con ultrasuoni per la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari. L’evento si è svolto a Bari da lunedì 1 a giovedì 4 Aprile nell’elegante sede di Villa Romanazzi Carducci e ha visto i più noti esperti nazionali del settore esporre a una platea di 80 medici da anni impegnati nell’emergenza urgenza cardiologica anestesiologica, di pronto soccorso e nella comune diagnostica quotidiana ambulatoriale e ospedaliera, le novità nel campo della diagnostica e dell’uso degli ultrasuoni in cardiologia.  «E’ stato un corso ben riuscito – ha commentato Paolo Colonna, past president della SIECVI e responsabile scientifico dell’evento con Cosimo Greco e Vincenzo Manupelli. L’ecocardiografia permette di diagnosticare, senza alcun disagio per i pazienti, non come nelle diagnostiche invasive, patologie anche complesse e rare, aiutare il clinico per somministrare farmaci efficaci, fornire ai cardiochirurghi e ai chirurghi vascolari quelle indicazioni per una personalizzazione della strategia chirurgica. Il grande vantaggio è che la ripetibilità dell’esame permette di seguire nel tempo i malati».

«Il corso – ha aggiunto Antonio Tota della Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari – è stato suddiviso in una sessione generale e in una per diagnostica avanzata; ha rappresentato un percorso formativo utile a fornire quelle informazioni e conoscenze tecniche per un’efficace e corretta esecuzione e applicazione dell’ecografia cardiovascolare».

«I corsisti – ha commentato Cosimo Greco, delegato per la Puglia della SIECVI – hanno acquisito capacità intellettuali che grazie alla fase successiva di addestramento tecnico permetterà loro di eseguire, refertare e archiviare esami ecocardiografici garantendo qualità, accuratezza ed efficacia al proprio lavoro». La qualità dell’evento e lo spessore professionale dei docenti ha attirato a Bari medici provenienti da ospedali del nord dell’Italia. Accanto a specialisti di riconosciuta competenza, Ciccirillo, D’Amato e Vairo, è bello segnalare due giovani promettenti, Antonella Ciccarone e Luigi Di Martino, che hanno saputo affascinare il pubblico anche per le qualità comunicative. Gli argomenti hanno riguardato le malattie delle valvole, delle protesi, del miocardio e le cardiopatie congenite. Non sono mancate lezioni sulle situazioni d’urgenza come l’embolia polmonare e il tamponamento cardiaco. Da oggi oltre 80 medici saranno più pronti a fronteggiare quelle situazioni di grande impegno clinico e diagnostico anche in pronto soccorso e sala operatoria, che spesso mettono a rischio la vita di quanti, ogni giorno, si rivolgono a tutti i presidi del nostro Sistema sanitario per ottenere assistenza e cure migliori.

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