I nodi del voto

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Col voto politico nazionale del marzo 2018, i “nodi sono venuti al pettine”. Infatti, con la legge elettorale “Rosatellum”s’è percorsa strada una formazione politica di centro/destra che ha, poi, rivelato parecchia disomogeneità. Dopo i governi dall’alto, questo Esecutivo resta ancora da classificare. La situazione politica della nostra rappresentatività potrebbe essere differente.

Ora, sembra prevalere l’individualismo e ciò non è bene. Ci sono, ancora, delle qualità nazionali che hanno la loro valenza; indipendentemente dalle generazioni che le vive. Il problema, a nostro avviso, è come ”rinnovare” il concetto di rappresentatività. In altri termini, oltre la “forza” dei numeri, snaturati da un meccanismo elettorale misto.

Vedremo, assai presto, se il Potere Legislativo tornerà ad avere il suo ruolo definito e, politicamente, qualificato. La politica, com’è intesa ora, proprio non ha pregio. Non ci dovrebbero essere antagonismi da promuovere, ma collaborazioni da stimolare. Proprio nella squadra di Salvini/Di Maio..

Sarà nostra premura tornare in argomento dopo il voto per il rinnovo del Parlamento UE. Anche l’imminente prova servirà per farci rilevare chi opera per il bene comune da chi, invece, persevera nell’andare avanti “pro domo sua”.

Giorgio Brignola

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