Campania, arrivano 15 milioni di euro per le startup innovative

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Quindici milioni di euro: è quanto ha messo sul piatto la Regione Campania, nell’ambito del Po Fesr 2014-2020, per l’avviso ‘Campania Startup Innovativa’ che punta a sostenere la creazione e il consolidamento di startup innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza, per aumentare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi ad alto contenuto innovativo, come riporta finanziamentistartup.eu, il portale dedicato ai finanziamenti pubblici a supporto dell’ecosistema startup italiano. Le domande potranno essere presentate a partire dal 31 luglio 2017.

“Si tratta di un primo bando a favore delle startup innovative – spiega all’AdnKronos l’assessore alle Startup-Innovazione e Internazionalizzazione della Regione Campania Valeria Fascione – L’obiettivo è sostenere le nuove startup ma anche consolidare quelle già esistenti, in linea con l’ottica europea che, al di là dei numeri, guarda alla qualità e vuole aiutarle a crescere”.

Le spese ammissibili vanno da quelle connesse all’investimento materiale a quelle legate all’investimento immateriale, come ad esempio l’acquisto di brevetti o programmi informatici, ma anche per servizi o di gestione.

L’avviso è molto “trasversale, abbiamo cercato di coprire tutte le esigenze”, spiega l’assessore che fa alcuni esempi: “Sostiene le spese e le necessità delle startup in fase di sviluppo, la promozione, l’internazionalizzazione, il marketing, i brevetti, la gestione, apparecchiature e macchinari e anche il personale impiegato il primo anno”. L’agevolazione, continua Fascione, consiste in un “contributo a fondo perduto del 65%” della spesa ammissibile.

Sono ammissibili i programmi di investimento con un importo candidato uguale o superiore a 50.000 euro e con un importo massimo pari a 500.000 euro.

Riguardo alla modalità di erogazione del contributo si è scelta una doppia strada, una formula standard oppure attraverso “l’opzione del conto vincolato”, una procedura per la quale non servono le garanzie tradizionali perché i soldi non vanno direttamente all’imprenditore ma che allo stesso tempo permette di accelerare le procedure di rendicontazione.

“Un’altra novità del bando è che noi sosteniamo le startup che vanno sul mercato e non progetti che hanno bisogno di fasi di ricerca e di innovazione – prosegue Fascione – Sosteniamo progetti che abbiano prodotti pronti per andare sul mercato o un piano investimenti che si deve realizzare entro 12 mesi. Vogliamo startup attive”. Il bando prevede premialità per giovani e donne, ma non ci sono limiti di età.

“Il bando è un’opportunità di crescita e di consolidamento e va a inserirsi in una politica regionale più ampia di strumenti a favore delle startup – continua Fascione – Ciò significa che questo avviso non vuol dire ‘adesso o mai più’, ma è un pezzo della strategia che vede le startup protagoniste della nostra policy generale”. Le domande, da inoltrare per via telematica con i relativi allegati, saranno valutate a sportello.

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