La minaccia nucleare di Putin

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La nuova disposizione firmata da Putin sull’allerta nucleare ha generato una certa inquietudine nell’intero occidente.

Normalmente le armi nucleari terrestri e sottomarine sono perennemente pronte, per un eventuale uso e solo i bombardieri nucleari non lo sono.

Putin si riferiva in particolare a questi ultimi?

Un aiuto potrebbe fornirlo l’analisi del decreto 355 approvato 20 mesi fa e denominato “Fondamenti della politica statale della Federazione russa nell’area della deterrenza nucleare”, un documento di 6 pagine organizzato ,in 25 punti che illustra la posizione ufficiale russa sulla delicata questione

Nel decreto è ampiamente definita la deterrenza nucleare e il suo esercizio

Si legge : “la Federazione russa considera le armi nucleari esclusivamente come un mezzo di dissuasione, il cui uso è una misura estrema e forzata dalle condizioni” (punto 5) e che la “dissuasione nucleare è di natura difensiva, volta a mantenere il potenziale delle forze nucleari a un livello sufficiente a garantire la protezione della sovranità e dell’integrità territoriale dello stato, la deterrenza di un potenziale avversario dall’aggressione contro la Federazione russa e (o) i suoi alleati, e in caso di scoppio di un conflitto militare , la prevenzione dell’escalation delle operazioni militari e la loro cessazione a condizioni accettabili per la Federazione russa e (o) i suoi alleati” (punto 4).

Si comprende che:

  1. a) la Russia userà le armi nucleari solo se attaccata e comunque mai in appoggio a un attacco con armi convenzionali;
  2. b) la deterrenza sarà applicata anche agli alleati della Russia firmatari del Trattato sulla Sicurezza Collettiva cioè Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan.

La deterrenza nucleare russa è assicurata dalla presenza nella struttura delle forze armate russe di forze e mezzi pronti al combattimento capaci di impiegare armi nucleari in grado di infliggere con sicurezza danni inaccettabili a un potenziale avversario in qualsiasi condizione ambientale, e anche dalla prontezza e determinazione della Russia a usare tali armi (punto 10).

Quali condizioni fanno scattare la deterrenza nucleare?

“ 1) accumulo da parte di un potenziale avversario nei territori vicini e in acque adiacenti alla Federazione russa e ai suoi alleati di raggruppamenti di forze di uso generale, che includono vettori nucleari;

2) dispiegamento da parte di stati che considerano la Federazione russa, un potenziale avversario di sistemi e mezzi di difesa missilistica, missili cruise e balistici di medio e corto raggio, armi convenzionali e ipersoniche di alta precisione, veicoli aerei da combattimento senza pilota e armi, a energia diretta;

3) la creazione e il dispiegamento nello spazio di sistemi di difesa e di attacco missilistici;

4) il possesso di armi nucleari o altri tipi di armi di distruzione di massa che possano essere usate contro la Federazione russa e i suoi alleati, così come I vettori per questi tipi di armi; 5) la proliferazione incontrollata di armi nucleari, di loro vettori, le tecnologie e attrezzature per la loro produzione;

6) il dispiegamento di armi nucleari e i loro vettori in territori di stati non nucleari” (punto 12).

Dal punto 12 si deduce che la Russia considera come minaccia primaria l’attacco con armi convenzionali dirette verso il proprio territorio.

In particolare un attacco NATO condotto con armi convenzionali a lunga gittata integrate da sistemi di armi collocate nello spazio.

Chi decide l’uso di armi nucleari?

La decisione di utilizzare le armi nucleari è presa dal presidente della Federazione russa” (punto 18) e le condizioni che rendono possibile l’impiego di armi nucleari includono:

(1) la ricezione d’informazioni affidabili sul lancio di missili balistici contro il territorio della Federazione russa e (o) dei suoi alleati;

(2) l’uso da parte di un avversario di armi nucleari o altre armi di distruzione di massa sui territori della Federazione russa e (o) dei suoi alleati;

(3) azioni avversarie contro apparati statali o militari d’importanza critica per la Russia, la cui disabilitazione potrebbe comportare l’impedimento delle azioni di ritorsione con forze nucleari;

(4) aggressione contro la Federazione russa con armi convenzionali quando l’esistenza stessa dello stato sia posta a rischio” (punto 19).

Ai “ Fondamentali”, del decreto di Putin corrisponde la strategia nucleare USA denominata Nuclear Posture Review” (NPR) ridefinita da Trump 4 anni fa.

La differenza fondamentale con, la strategia nucleare di Obama è che, i rischi per la sicurezza USA sono contrastati attraverso l’uso di armi nucleari, non più solo per la deterrenza nucleare, ma anche per dissuadere:

Significativi attacchi strategici non-nucleari includenti, ma non solo, attacchi contro popolazione civile o infrastrutture degli USA, alleati o partner, e attacchi a forze nucleari statunitensi o alleate, e loro strutture di comando e controllo”.

Una risposta nucleare ad attacchi convenzionali comporta una strategia di “attacco per primi” e il mantenimento di vettori armati alla massima allerta, sempre predisposti a essere lanciati in tempi brevissimi. La NPR USA si basa sulla triade di armi nucleari strategiche (missili intercontinentali terrestri–ICBM o lanciati da sommergibili–SLBM e bombardieri strategici con bombe e missili cruise–ALCM) e il potenziamento degli aerei per missioni sia nucleari sia convenzionali (DCA).

Evito di dilungarmi sui programmi di rinnovamento delle armi nucleari USA come i nuovi sommergibili COLUMBIA armati con i missili D5; i nuovi missili con base a terra GBDS; il bombardiere B-21’Raider’ di nuova generazione, con bombe e missili cruise LRSO e gli F-35.Sono modernizzate tutte le testate esistenti, incluse le bombe B 83 (mille volte più potenti di quella su Hiroshima) che Obama intendeva eliminare.

Viviamo quindi una fase storica nella quale il livello di armamenti nucleari è altissimo e il rischio di peggioramento della situazione di guerra con esiti devastanti appare concreta.

Erasmo Venosi

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