Trieste Airport: M5S, pensare a sviluppo scalo anche oltre l’emergenza

Friuli Venezia Giulia

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TRIESTE  – “Abbiamo chiesto l’audizione dei vertici di Trieste Airport per fare il punto della situazione in una fase particolarmente delicata, ma anche per valutare le possibili strategie per uno sviluppo dello scalo al di là dell’emergenza attuale”.

Lo afferma in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Ilaria Dal Zovo, spiegando le motivazioni che hanno
spinto il Gruppo pentastellato a chiedere questo approfondimento
in sede di IV Commissione.

“Dispiace che la riunione sia stata troncata in fretta e furia
per fare spazio ad altri lavori nell’ambito del Consiglio
regionale, previsti nel corso della giornata. Riteniamo che
audizioni come queste – aggiunge Dal Zovo – dovrebbero garantire
il tempo necessario per approfondire i tanti temi sul tavolo e
non essere interrotte senza dare il giusto spazio al dibattito e
ai chiarimenti”.

“Abbiamo apprezzato la disamina dell’amministratore delegato
Marco Consalvo e la sua volontà di guardare con ottimismo al
futuro. Non bisogna comunque dimenticare – sottolinea Cristian
Sergo, capogruppo M5S – che i dati relativi al flusso di
passeggeri a Ronchi dei Legionari erano, a detta dello stesso
direttore, inferiori alle aspettative di prima della pandemia,
soprattutto in relazione all’obiettivo di superare il milione di
transiti per lo scalo regionale”.

“Per lo sviluppo dell’aeroporto – rimarca ancora Sergo – non
dobbiamo guardare solo all’ampliamento di Venezia, ma anche a
quello di Treviso, recentemente scelto come base operativa da
Ryanair, qualora dovessero essere risolti gli aspetti ambientali
che ne stanno ritardando l’attuazione. La sfida deve essere
quella di diventare attrattivi non solo per i passeggeri del
Friuli Venezia Giulia, puntando in particolare alle tratte verso
est, compresi Medio ed Estremo Oriente”.

“Fa piacere che adesso tutti concordino sulla necessità di
garantire la cosiddetta continuità territoriale a un’area
periferica come la nostra, attraverso gli opportuni collegamenti
aerei con i principali scali italiani. Il tema è stato posto a
livello nazionale – ricorda il rappresentante del M5S – dalla
senatrice pentastellata Giulia Lupo, ma non si è ancora
concretizzato, anche a causa della caduta del Governo Conte”.

“Trieste Airport – conclude il capogruppo – non va trattato come
un elemento a sé stante, ma deve essere il tassello di un sistema
più ampio che riguarda le necessità e le modalità di spostamento
dei cittadini, molti dei quali hanno inevitabilmente cambiato le
proprie abitudini durante la pandemia”.
ACON/COM/db

 

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