Covid 19 positivi resistenti e varianti …che fare?

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Mentre si scalda il tifo nazionale in vista delle finali di calcio europee con decine di migliaia di persone negli stadi e nelle piazze, che forzano i limiti agli assembramenti senza apparenti catastrofi infettive nelle popolazioni (almeno a Milano e Napoli dopo le vittorie locali di Inter e Napoli), tra gli enigmi di questo strano coronavirus, c’è anche il caso  di quelle persone che benchè siano state a stretto contatto con il COVID 19 non lo hanno contratto e si presume abbiano sviluppato una potente immunità 

 

Il tema è stata più ampiamente trattato da Pregliasco che approfondisce  la potente immunità naturale e alla domanda:

È giusto vaccinare anche le persone che hanno mostrato un’immunità naturale? risponde

In una vaccinazione di massa diventa un problema andare a fare un distinguo e comunque sappiamo, anche per altre vaccinazioni, che ciò non crea un problema. La trivalente morbillo-rosolia-parotite, ad esempio, da anni viene effettuata sistematicamente a tutti i bimbi, a prescindere, rappresenta un booster che va a rafforzare l’immunità. Per il vaccino Pfizer abbiamo visto, solo nei pochi soggetti che abbiamo vaccinato, che può esserci una fase più significativa di effetti collaterali, ma niente di più.  https://www.ilsussidiario.net/news/superimmuni-covid-vanno-vaccinati-lo-stesso-resistenza-al-virus-puo-durare-6-mesi/2121701/

La domanda viene posta anche in un recente articolo su NATURE a proposito della seconda vaccinazione nei già positivi al COVID 19  con diversi dubbi che inducono ad uno degli studiosi interpellati a consigliare un approccio personalizzato. https://www.nature.com/articles/d41586-021-01609-4  “The more tailored approach is probably better at this point,” Wood says.

Anche perchè non è così scontato quanto afferma Pregliasco che “Per il vaccino Pfizer abbiamo visto, solo nei pochi soggetti che abbiamo vaccinato, che può esserci una fase più significativa di effetti collaterali, ma niente di più”..

Perchè se  gli ASTRA ZENECA piangono, I PFIZER  e compagni hanno poco da ridere come purtroppo emerge da sommarie analisi delle reazioni avverse anche tristemente mortali http://www.uniglobus.it/global-news-1.html 

Anche negli Stati Uniti in ambienti certamente lontani da No-vax potremmo dire conservatori, qualche timore emerge e viene chiesta maggiore attenzione alle reazioni avverse  dei vari vaccini  https://www.cnn.com/2021/06/28/politics/senator-ron-johnson-vaers-covid-deaths/index.html .

Ci si domanda e si domanda il Senatore Ron Johnson circa il rapporto causa effetto vaccini e morti che in giovani in genere lascia poco spazio alle ipotesi,  oltre i fact checking vari, che sarebbe stato bello vedere nel corso delle grandi campagne per i vaccini obbligatori lanciati da GSK, e dal mitico Ranieri Guerra dalle plance di comando del Ministero della salute e della fondazione GSK con campagne sulla strettissima correlazione tra qualche bimbo morto e la mancanza di vaccino antimorbillo con anche la promozione creativa dei 470 morti per morbillo a Londra che attende ancora chiarimenti nelle varie sedi attivate  http://www.uniglobus.it/inchieste-virali.html

In questi giorni c’è un grande movimento negli uffici pubblici e negli Ordini per far applicare il PASS VACCINALE e di fatto imporre  la vaccinazione diremmo obbligatoria per i medici infermieri e sanitari che temono per la loro salute dopo un anno e mezzo sul fronte dove la maggior parte degli stessi ha incontrato il COVID-19  e mediamente sviluppato una immunità, specialmente quelli che hanno avuto d’ufficio un contatto chiaro e inevitabile con il coronavirus. 

Se ne può parlare di questa IMMUNITA’ ACQUISITA che ha protetto questi operatori in questi lunghi 18 mesi di pandemia  o bisogna dare una lezione di forza dello Stato su un tema sensibile come la salute e l’immunità in casi che palesemtente hanno resistito e resistono al virus e alle sue varianti  a cui i vaccini, non sempre sembrano in grado di reagire  adeguatamente, oltre le campagne di pubblicità e progresso sempre attive come segnala Bassetti, a caccia della terza dose https://www.ilsecoloxix.it/genova/2021/06/30/news/bassetti-variante-delta-la-stampa-non-molla-l-osso-due-dosi-proteggono-adeguatamente-1.40445790 .

Il tema è sensibile come la vicenda cilena inglese e israeliana dove si sono raggiunte le più alte percentuali di vaccinazioni  https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/14/covid-lo-strano-caso-del-cile-e-record-di-vaccini-ma-la-pandemia-non-e-mai-stata-cosi-grave-dal-siero-cinese-alle-varianti-ecco-i-nodi/6164433 

Sarà forse il caso di prestare maggiore attenzioni ai casi individuali e al potenziamento del sistema immunitario esaltandolo quando, come nei casi dei resistenti naturali al COVID-19,  non pare il caso di andare in cerca di guai che purtroppo non mancano, in particolare negli operatori sanitari che è utile ripetere, se sono sopravvissuti lunghi diciotto mesi in prima linea, qualche difesa ce la avranno e le loro titubanze a vaccinarsi non sono necessariamente una lesa maestà alla scienza, peraltro in formazione su questi vaccini,   quanto una legittima difesa a fronte di rischi piccoli, ma neanche tanto piccolissimi in soggetti generalmente  resistenti come ben noto dagli studi di Tor Vergata e altri. 

Maltrattare gli eroi che sono stati sul fronte in questi lunghi mesi di pandemia con la leggerezza di uno statuto militarizzato, deve far riflettere Ordini dei Medici, ASL, Ministero della Salute e OMS e l’intera pubblica opinione . Forse hanno ragione su NATURE  quando invocano   “The more tailored approach is probably better at this point,”  https://www.nature.com/articles/d41586-021-01609-4  

Oltre i vaccini, che continuano a fare la loro parte, assieme alle cure mediche che hanno fatto passi importanti, dopo le prime fasi critiche consentendo una gestione domiciliare di parte dei casi con vari approcci che richiedono più attente valutazioni dei reali risultati, anche perchè il rischio che la partita continui è alto, come le recenti notizie dalla Russia dalla Australia e dall’Inghilterra ci informano.

Intervenire sui dati climatici ambientali come la situazione italica ci informa anche in  questa estate e sulle differenze  tra aree inquinate e aree ad alta qualità dell’aria, rilanciando l’antica climatoterapia che fu uno dei capisaldi delle cure mediche contro le malattie infettive e contro la stessa Peste del Seicento, come ci ricordano nella storia del borgo romano di Poli che fu un avamposto della lotta contro la Peste e la Tubercolosi  con un possibile ruolo anche nel contrasto al COVID  ttps://youtu.be/hc-2ObPLgfM  .

Buon ultimo può essere utile rilanciare la Farmacogenomica e la farmacoelettrodinamica in vista di un potenziamento coerente della terapia medica a 360 gradi mettendo a regime il meglio delle esperienze mediche antiche (che hanno qualcosa di nuovo da dirci) e moderne, che vanno integrate su una più alta sintesi scientifica a cui si lavora.  Qualcosa in questa direzione va nascendo tra Oriente e Occidente tra Cambridge, Bangalore, Kiev, Mosca, Boston Minneapolis Roma, Marsiglia  ecc. http://www.iiimb.me/files/2021_03_02-ISIMF-10.pd .

C’è molto da fare  per capire meglio il virus e il nostro mondo che lo combatte oltre  piccoli e grandi interessi. In gioco la salute pubblica e il benessere del nostro mondo minacciato seriamente che deve ripensarsi, se vuole tornare ricco  libero forte e festaiolo (gente allegra Dio l’aiuta e i danni delle quarantene sono forse superiori a quelli dello stesso virus come purtroppo andiamo osservando sulla condizione di vita media di meno giovani e di giovani).

Vincenzo Valenzi
 
 

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