Narodni dom di Trieste

Friuli Venezia Giulia

Di

(ACON) TRIESTE -“È passato un anno dalla storica compresenza dei due presidenti Mattarella e Pahor a Trieste, quando ripercorrendo assieme i luoghi simbolo del dolore e della contrapposizione tra le due comunità hanno suggellato l’accordo con il quale il Narodni dom di Trieste, strappato agli Sloveni un secolo prima, veniva restituito alla comunità che lo aveva edificato”.

Lo ricorda, in una nota, il consigliere regionale della Slovenska Skupnost, Igor Gabrovec. “Una promessa solenne che dopo un anno attende ancora la conclusione di un complesso iter burocratico/legislativo, sembrerebbe alle battute finali, da concludere i tempi brevi – prosegue il consigliere – . Il ricordo di quella che fu una vera e propria notte dei cristalli tutta triestina e che segnò l’inizio di due lunghi decenni di violenze e soprusi fascisti di ogni tipo contro la comunità slovena si trasforma così in segno di speranza e riconciliazione”.

“Un messaggio forte, chiaro ed europeo per la città di Trieste e per queste terre di confine, per consegnare ai giovani
l’opportunità di sfidare il futuro con idee, progetti e ambizioni, lasciando ai libri di storia ciò che aveva per troppo
tempo diviso e frenato tante opportunità di sviluppo e crescita comune”, sostiene ancora Gabrovec.
ACON/COM/fa

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