A colloquio con Valentina Setta, Console Generale D’Italia a Dubai

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di Alessandra Giorda

ROMA – “In un piacevolissimo incontro con il Console Valentina Setta, nel suo ufficio presso il Consolato sito al diciassettesimo piano del World Trade Centre a Dubai, ha preso corpo l’intervista a seguire. Molteplici i temi affrontati, dal Dubai Opera, ai progetti futuri per un’Italia sempre più protagonista della città, dove ogni sogno sembra poter essere realizzabile”. Ad intervistare la Console è stata Alessandra Giorda per “Italiachiamaitalia.it”, diretto da Ricky Filosa.

“Il Console Setta ha fotografato perfettamente la situazione attuale e ha gettato le basi per gli obiettivi futuri. Senza dubbio non si è potuto non volgere lo sguardo all’EXPO 2020, che cadrà nell’anno del cinquantesimo anniversario della nascita degli Emirati Arabi Uniti, che avrà come tema un progetto ambizioso, “Connecting minds, creating the future”; si vedrà una Dubai sempre affascinante, con gli occhi del mondo puntati addosso.

Con dolcezza e simpatia, ingredienti che contraddistinguono il Console Setta, confessa a Italiachiamaitalia.it la sua passione per la lirica e l’opera preferita.
D. Quali sono i progetti che intende attuare durante il suo incarico come Console qui a Dubai?
R. È complicato avere una progettazione in una città come questa dove la comunità italiana sta crescendo moltissimo. Il Consolato Generale d’Italia a Dubai nasce nel 2008, prima era un’Agenzia Consolare. Inizialmente gli italiani residenti erano 2300 ora sono 9000 quelli registrati senza contare 2000/3000 che intrattengono rapporti con l’Italia e sono qui a Dubai. Sta crescendo un grande flusso turistico, perchè questa meravigliosa città è un’oasi serena, assolutamente sicura, dove si può fare un turismo diversificato poichè ci sono numerose attrattive. C’è il mare, la possibilità di sport estremi, “zero gradi” dove ci si lancia dall’aereo, si scia sia sulle montagne, all’interno del lussuoso Dubai Emirates Mall presso Ski Dubai, che sulle dune nel deserto. La città sta puntando molto sui parchi divertimento e ne sono stati inaugurati parecchi in questo ultimo anno. Sono parchi tematici come Legoland oppure Bollywood. C’è quindi un turismo per le famiglie alla portata delle tasche di tutti. Tutto questo per dire che un Consolato con una presenza così notevole di italiani è sollecitato ogni giorno per varie e molteplici casistiche che spaziano dall’emergenza all’assistenza. Senza dubbio cerchiamo di fare una programmazione, ma non è facile da realizzare.
D. Tuttavia promuovete degli eventi di notevole interesse…

R. Il Ministero degli Esteri ha individuato delle settimane dove in tutto il mondo nelle Ambasciate Italiane si organizzano eventi tematici ed in particolare la settimana della lingua italiana, generalmente ad ottobre, mentre a novembre lo scorso anno ha preso il via la settimana della cucina italiana per valorizzare le eccellenze enogastronomiche dell’Italia. Il Ministero ci aiuta ad organizzare tutte le iniziative, arte, musica, cucina… che sono eventi di forte impatto in tutto il mondo.
D. Un commento sul meraviglioso Dubai Opera.
R. Dubai è una città dove i cittadini emiratini sono il 10%. Tutto il resto sono espatriati che vivono qui. Più di 180 nazionalità differenti. Sono comunità diverse che portano diverse culture in un posto che favorisce la tolleranza e la convivenza anche religiosa ed in questo contesto presenti all’Opera sono in grande numero Europei, Canadesi, Americani ed una parte provenienti dalla fascia mediterranea. Il Dubai Opera è un palazzo bellissimo, dalla stupenda architettura e multifunzionale. Oltre all’Opera ci sono sale conferenze, mostre e ristoranti. E’ stato inaugurato con l’orchestra italiana del Teatro Verdi di Trieste. E’ stato un evento di risonanza mondiale, grande motivo di orgoglio per noi italiani.
D. Che tipo di programmazione si snocciola al Dubai Opera?
R. Una programmazione mista. Dall’opera al musical a vari tipi di spettacoli proprio per abituare le persone ad andare a teatro. Necessita differenziare l’offerta per garantire una fidelizzazione del pubblico.

D. Qual è la sua opera preferita?
R. Madama Butterfly di Puccini. È un’opera che mi colpisce profondamente facendo nascere in me emozioni inconsuete, inoltre la musica del compositore toscano ti coinvolge toccando le corde più profonde dell’animo.
D. Dubai, la fantastica città dove tutto è possibile.
R. Si è vero! Il marketing fatto su Dubai è proprio questo. È una città miraggio dove la vita è difficile per mancanza di acqua e il caldo di notevole intensità. Costruire una città in questa location è stata una sfida dell’uomo ed una conquista che dà l’idea che qui tutto può accadere e il tutto non può accadere altrove tranne che a Dubai. Qui si lavora moltissimo, c’è una competizione molto forte, dove ci sono tutti, Cina, America, India, Corea. E’ una sfida continua dove le condizioni di vita e di lavoro sono dure con un mercato spietato, super flessibile dove si trova un’occupazione facilmente, ma con altrettanta rapidità si perde il lavoro.
D. Parliamo dell’EXPO 2020?
R. L’Italia ha già aderito all’EXPO 2020. Per noi è importantissimo creare un ponte tra Milano 2015 e Dubai 2020. Siamo molto interessati a partecipare ed a questa parte preparatoria abbiamo messo a disposizione tutto quello che abbiamo imparato facendolo in Italia. Sarà un EXPO con un tema ambizioso ”Connecting minds, creating the future”. Sono attese 25 milioni di persone. Stiamo lavorando moltissimo sull’organizzazione dell’accoglienza e questo implica parecchio lavoro sulla sicurezza per preparare la città.

D. Dove si sviluppa l’area dell’EXPO?
R. È vicino al nuovo aeroporto Al Maktoum, nome in onore dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum (sovrano e politico emiratino, attuale Primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti nonché emiro di Dubai). Si sposta l’asse della città verso sud nell’area adiacente a quella destinata all’EXPO. Si stanno ultimando gli ultimi lavori del bellissimo nuovo aeroporto che garantirà la vicinanza a quella del grande evento in oggetto del 2020. Non abbiamo ancora una commissione, ma speriamo che sia nominata a breve tempo e da lì si partirà per definire tutto ciò che è necessario per essere protagonisti tra 3 anni. Ci auguriamo che le nostre imprese riescano a lavorare in questo vasto ed importante progetto.

D. Quando verrà istituito l’Istituto di Cultura Italiana ad Abu Dhabi?
R. Purtroppo attualmente non c’è. È intenzione del Ministro degli Affari Esteri, Angelino Alfano, aprire accanto all’Ambasciata, che risiede nella capitale ossia Abu Dhabi, l’Istituto di Cultura Italiana. Speriamo che tutto ciò accada presto. È di fondamentale importanza avere un Istituto di Cultura, anche per la programmazione di eventi culturali.
D. Qual è l’importanza che il Consolato d’Italia a Dubai dà rispetto alla musica?
R. La musica è un linguaggio immediato ed universale e speriamo di collaborare sempre di più con il Dubai Opera. Ci sono anche molti teatri più piccoli a Dubai dove c’è una programmazione concertistica, come molti alberghi con teatri interni, senza contare gli splendidi Auditorium nelle scuole come quelle del gruppo GEMS. L’importanza della musica è per noi uno degli aspetti importanti sul quale lavoriamo”.

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