Continua l’avanzata di Pd e M5s nei sondaggi

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La Supermedia fotografa un momento particolarmente positivo per i Dem ma anche per il Movimento, mentre i due principali partiti del centrodestra, Lega e FdI, fanno registrare entrambi una variazione negativa

© Minichiello/ Antonelli/ Agf – Giuseppe Conte ed Enrico Letta

Il quadro politico si è messo in moto, mentre ci avviciniamo sempre più a due scadenze istituzionali di grande importanza: la legge di Bilancio, da esaminare e approvare in via definitiva entro dicembre – e i cui contenuti saranno decisivi in ottica attuazione del PNRR – e soprattutto l’elezione del Presidente della Repubblica, intorno a fine gennaio.

Le ultime tendenze rilevate dai sondaggi confermano questo movimento, con evoluzioni che si sono messe in moto a partire dai risultati delle recenti elezioni amministrative (vinte dal centrosinistra) e che si consolidano anche questa settimana. Anche la Supermedia di oggi, infatti, fotografa un momento particolarmente positivo per il PD – che si conferma in prima posizione con il 20,3% dei consensi – ma anche per il Movimento 5 Stelle (16,2%), mentre i due principali partiti del centrodestra, Lega e FDI, fanno registrare entrambi una variazione negativa (perdendo rispettivamente 3 e 4 decimali).

I partiti hanno evidentemente “subodorato” questo momento di cambiamento, e si stanno posizionando (o ri-posizionando) per intercettare il buon momento – o per limitare i danni, a seconda dei casi. Negli ultimi giorni, però, il soggetto più “irrequieto” sembra essere il Movimento 5 Stelle, che prima ha aperto un fronte polemico con Matteo Renzi e Italia Viva (con l’ex segretario PD che ha risposto sfidando Giuseppe Conte a un dibattito televisivo); e poi ne ha aperto un altro, stavolta per “l’esclusione” dalle nuove nomine Rai.

In attesa di vedere se questo “movimentismo del Movimento” potrà avere effetti sul consenso (in termini di intenzioni di voto al M5S, ma anche di fiducia personale dello stesso Conte), va rilevato come in termini aggregati il centrodestra sia in fase di arretramento. Lo si vede bene considerando gli aggregati politici in base alle coalizioni elettorali delle Politiche 2018, che ci dicono che ad oggi il centrodestra è sì la coalizione sulla carta più competitiva, ma anche che il suo 46,5% odierno è il dato peggiore da più di due anni a questa parte.

Il calo del centrodestra si deve, certamente, al momento poco “entusiasmante” di Lega e FDI; ma anche – ed è una tendenza che rileviamo ormai da alcune settimane – alla quasi totale “sparizione” dai radar sondaggistici dei soggetti minori centristi (Toti-Brugnaro-Lupi). Anche in conseguenza di ciò, si allarga ulteriormente la forbice tra la componente giallorossa della maggioranza e quella del centrodestra di governo, ormai separate da oltre 11 punti. Un fattore che inevitabilmente ha (e avrà) il suo peso nel momento in cui il Governo si troverà a prendere decisioni che dovranno tenere in considerazione l’effettivo peso – politico e parlamentare – delle diverse componenti della sua ampia maggioranza.

Un perfetto esempio di questa necessità di bilanciare sensibilità diverse lo avremo di certo sulle decisioni che riguarderanno il contenimento dei contagi. Come abbiamo visto, infatti, con l’arrivo della stagione autunnale il numero di contagiati sta sensibilmente aumentando, e questo appare ben chiaro agli italiani, che si mostrano – anche nei sondaggi – sempre più preoccupati dell’arrivo della “quarta ondata”, e in netta maggioranza ben poco solidali con le manifestazioni “no Green Pass”, le cui rivendicazioni sembrano perdere forza di settimana in settimana. L’entità strutturalmente minoritaria di queste posizioni è confermata da una recente fotografia scattata dall’istituto Demos la scorsa settimana: secondo questo sondaggio, per quasi 8 italiani su 10 il Green Pass sarebbe “una misura necessaria per salvaguardare la salute”, e solo il 18% vi scorge una limitazione della libertà.

Significativo, da questo punto di vista, come i “sì Green Pass” siano maggioritari perfino nel principale partito d’opposizione, Fratelli d’Italia, che pure sulla certificazione verde non ha certo nascosto i suoi dubbi e le sue critiche. Su questa (ampia) base di consenso sembra basarsi il Governo quando – come proposto dal Ministro  Patuanelli – esamina la possibilità di un “rafforzamento” del Green Pass, ad esempio riservandolo esclusivamente ai vaccinati, e non più a risulta negativo dopo un tampone.

NOTA: La Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 3 al 17 novembre, è stata effettuata il giorno 18 novembre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati.
I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Demos (data di pubblicazione: 13 novembre), EMG (16 novembre), Ixè (8 novembre), Noto (4 novembre), SWG (8 e 15 novembre) e Tecnè (6 e 13 novembre).
La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.

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