A Sologno i peluche abbandonati trovano nuova vita

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Nel comune emiliano il primo e originale esempio di recupero di pupazzi e Barbie riciclati. Il progetto si chiama “La rivincita dei peluche abbandonati”

© MARIJAN MURAT / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP

AGI – L’idea è quella di non abbandonare nei cassonetti i vecchi pupazzi dei propri figli facendoli così tornare a nuova vita. Nasce a Sologno di Villa Minozzo, amena frazione di 300 residenti (un centinaio gli abitanti effettivi tutto l’anno, con 5 bimbi in totale, un migliaio coi turisti in estate) a 750 metri di altezza, nel comune di Reggio Emilia (Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano) il primo e originale esempio di recupero di pupazzi e Barbie riciclati, dal titolo “La rivincita dei peluche abbandonati”.

Camminando in un percorso ad anello di circa 1,5 km partendo dalla piazza della chiesa, saranno dieci i punti di attrazione per i più piccini, in una sorta di installazione itinerante all’interno del paese: da piazza cartoons allo zoo di pezza, al giardino fiorito; dal paese dei 7 nani alla casa delle bambole; dall’arca di Noè al canile felice; dall’aiuola dei Puffi alle 100 ballerine, agli orsi pazzi. Si potrà ammirare e in alcuni casi anche giocare, spiegano gli organizzatori.

Come nasce il progetto

L’idea è venuta al papà di Margherita, 6 anni, Roberto Mariani e la raccolta dei pupazzi, dal paese, si è allargata fino a Reggio Emilia. “La mia bimba – racconta all’AGI Roberto Mariani – quando è stata l’ora di fare il ricambio dei pupazzi di peluche non sapeva dove metterli. Siccome all’asilo non li prendono più, per motivi igienici, ho deciso di non buttarli: quindi ho iniziato a raccoglierli, ci ho messo circa un anno, ora sono circa 500, da dicembre con gli altri paesani curiamo le installazioni.

Abitando in un paesino piccolo, un po’ particolare, c’è molto tempo per pensare perchè non c’è niente da fare, e il paese si presta: ho pensato così di farmene portare anche da amici e conoscenti. Ho messo fuori un cartello, e assieme ai miei compaesani – una quindicina di persone in totale – abbiamo creato questa passeggiata itinerante in dieci postazioni. C’è anche un’aiuola con 100 Barbie che i bambini possono muovere giocando, e anche altre piccole cose dove possono interagire”.

C’è voluto un anno per raccogliere i peluche; lo scorso dicembre, dopo il lungo periodo del Covid, è iniziato il lavoro per le installazioni: i ritrovi la sera, prima di Natale; sono stati così costruiti oggetti in legno, tra cui un arca di Noè per contenere i giocattoli. Non c’è il livello di perfezione della Disney, mettono le mani avanti gli organizzatori, ma assicurano un effetto scenico di assoluto livello.

Domenica l’inaugurazione

L’inaugurazione è prevista per domenica 19 giugno alle ore 15, nel momento in cui partirà la prima passeggiata esplorativa di tutte le installazioni. Già alle ore 10.30 si svolgeranno laboratori sul riciclo del cartone, camminate per il borgo, piccolo mercato per grandi e piccini e l’immancabile pranzo tipico a cura della Proloco di Sologno. La mostra itinerante resterà aperta fino a quando il clima lo consentirà, fino alla fine dell’anno circa, ma molto dipenderà dal riscontro ottenuto con i bambini che verranno a visitarla.

Un risultato importante, sottolineano gli organizzatori. Comunque è già stato ottenuto: e cioè l’impegno, la coesione e volontà dei paesani che per molte sere e molte domeniche, dopo il covid, si sono ritrovati per dare un segnale forte di un piccolo paese che non vuole morire.

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