Trump perde pezzi davanti Pyongyang

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Covert Geopolitics

Eravamo sconvolti sentendo Mike Pence minacciare la Corea democratica, recandosi sul confine più militarizzato sul pianeta, sapendo che una guerra nucleare con quest’ultima sicuramente coinvolgerebbe Cina, Russia ed Asia orientale. Certamente, non tutti gli statunitensi ne sono interessati considerando che, prima che le guerre venissero combattute al di fuori degli Stati Uniti, una guerra con la Corea democratica sarebbe solo tra coreani e forse la carne da cannone statunitense nelle retrovie.

Ma Paul Craig Roberts, che nel 1981 fu Assistente del segretario al Tesoro per la politica economica del presidente Reagan, vede la follia della guerra in tutte le sue forme, in ogni luogo in cui si è avuta.

La scomparsa del presidente Trump
Paul Craig Roberts

Nella mia lunga esperienza a Washington, i vicepresidenti non fanno importanti annunci di politica estera o minacciano di guerra altri Paesi. Neanche Dick Cheney derubò di questo ruolo lo scadente presidente George W. Bush. Ma ieri il mondo ha visto il vice Pence minacciare la Corea democratica di guerra. «La spada è pronta» diceva Pence come se fosse il comandante in capo. E forse lo è. Dov’è Trump? Per quanto possa dire dalle numerose e-mail ricevute da lui, lavora per vendere la sua presidenza. Una volta vinte le elezioni, Trump, ho iniziato a ricevere offerte infinite per acquistare da Trump berretti da baseball, magliette, braccialetti, tazze da caffè e donare 3 dollari per iscrivermi a una lotteria per vincere dei pezzi da collezione. L’ultima offerta è l’occasione di vincere una delle “cinque incredibili fotografie firmate della nostra storica e massiccia inaugurazione”. Per Trump, la presidenza serve a raccogliere fondi. Se i suoi vicepresidente, consigliere per la sicurezza nazionale, ministro della difesa, ambasciatrice alle Nazioni Unite, direttore della CIA, chiunque voglia la guerra ovunque, sono solo altri pezzi da collezione su cui puntare donando 3 dollari. Come conseguenza del fallimento di Trump nel governare il proprio governo, c’è Pence che racconta a Russia e Cina che potrebbe esserci uno scontro nucleare alle loro frontiere tra Stati Uniti e Corea democratica. Anche se Pence non è abbastanza intelligente da saperlo, non è cosa che Russia e Cina accetteranno. Washington si preoccupa delle armi nucleari della Corea democratica, ma il mondo teme le armi nucleari di Washington. E tanto. Sondaggi mondiali mostrano che la maggioranza della popolazione mondiale è molto più preoccupata dalla minaccia alla pace posta da Washington e Israele che da Iran, Corea democratica, Russia e Cina. Pence ha preceduto la frase “la spada è pronta” con “gli Stati Uniti d’America cercheranno sempre la pace”, che dopo Serbia, Somalia, Afghanistan, Iraq, Libia, Yemen, Pakistan e Siria è la più falsa delle dichiarazioni possibili da fare. Per Washington, le sue vittime sono “sconsiderate e provocatricii”, mai Washington. Gli Stati Uniti sono la guerra. Se il mondo viene guidato all’Armageddon, sarà Washington, non Corea democratica, Iran, Russia o Cina, che metterà fine alla vita sulla terra“.

Perché gli Stati Uniti continuano a provocare i nordcoreani quando la penisola coreana starebbe meglio se lasciata da sola a risolvere le differenze, come prima che gli Stati Uniti applicassero ogni sorta di pressione politica contro l’amministrazione pro-USA di Park? La Corea del Sud compie un passo enorme verso la riunificazione con il Nord. Come abbiamo detto giorni fa, il recente test missilistico fallito dei nordcoreani potrebbe essere stato causato da un’arma elettronica a bordo di una nave da ricognizione russa che avrebbe ombreggiato, insieme a una controparte cinese, l’USS Carl Vinson, il giorno del test. Ogni nave da ricognizione è dotata di potenti radar che potrebbero essere utilizzati per emettere frequenze radio che disattiverebbero i comandi di qualsiasi missile o aereo. In risposta a quest’ultima provocazione statunitense, la Cina ha condotto un’esercitazione di tiro reale con varie armi da un nuovo cacciatorpediniere nel Mar Giallo, al confine occidentale della Corea democratica. Incidentalmente, un pilota statunitense dell’USS Carl Vinson si eiettava dal suo F-18 nel sud del Mar di Celebes, Filippine. Il sistema radar della Cina sulle Spratly ha sabotato i controlli dell’F-18 questa volta? È questo il motivo per cui Trump non si mostra, per evitare l’umiliazione, come suggerisce il cammino erratico dell’USS Carl Vinson? Dove va? L’USS Carl Vinson rintracciata vicino l’Indonesia, non la penisola coreana. (Sputnik) L’USS Carl Vinson doveva dirigersi verso la penisola coreana la settimana scorsa, per proiettare la potenza del Pentagono, ma invece è apparsa a migliaia di chilometri di distanza. (Sputnik).

La superportaerei statunitense dispiegata dal presidente Donald Trump per dissuadere la Corea democratica non ha raggiunto il Mar del Giappone perché i funzionari della Casa Bianca e del dipartimento della Difesa non comunicano efficacemente, secondo i media. (Sputnik). Veramente? Con un potente mix di pessima comunicazione e confusione generale sull’USS Carl Vinson, il comandante del gruppo affermava su facebook che la nave estenderà lo schieramento a “una presenza persistente” nella penisola coreana. (Sputnik) Ciò significa che il Pentagono si agita per una migliore PR da dare ai media mentre in realtà perde il controllo dei pedoni imperiali nell’Asia orientale. Le due Coree vogliono legami migliori; i colloqui di pace tra Russia e Giappone sono intempestivi, dichiarano gli Stati UnitiLa Corea del Sud rifiuta la provocazione del Pentagono contro la Cina.
La Corea del Sud sta per eleggere un nuovo presidente che sarà amichevole verso il Nord. Indagata l’imprevedibile fantoccio degli USA Park Chung-hee, avanza il progressista vicino alla Corea democratica Moon Jae-in.

Moon Jae In

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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