Grazie a Emiliano per avere denunciato la nostra “questione meridionale”

Attualità & Cronaca

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BARI  – Al presidente della nostra Regione, Michele Emiliano,  va il nostro sentito ed accorato ringraziamento per aver palesato ai media ed alla gente, durante la difficile campagna delle primarie, le storture create dalla riforma sulla scuola. Con la sua voce ha contributo a fare emergere la nuova “questione meridionale” da noi sollevata quando ci siamo visti in tutto il meridione recapitare mail dal Miur nell’estate del 2015 e 2016 in cui ci venivano assegnate scuole del Nord da un arcano algoritmo nonostante il Sud sia oggi un luogo dove gli insegnanti sono diventati merce rarissima: esistono in realtà scolastiche in cui sono stati chiamati a salire in cattedra lavoratori che mai prima avevano messo piede in classe, senza alcuna abilitazione mentre centinaia di nostri colleghi a tempo indeterminato invece sono costretti a lavorare lontano dalla vita di sempre ed a sostenere spese di vitto, alloggio e mezzi al Nord quando sino a due anni fa erano titolari anche se precari di cattedre nelle nostre Regioni.

In questa “trista sorte” siamo in 30mila solo nel Sud ed in Puglia in 3mila e 200 ed anche oggi, giorno della festa dei lavoratori, continuiamo a chiedere a gran voce rispetto per il nostro lavoro, le nostre famiglie ed i nostri alunni perché strapparci dalle nostre vite a 45 anni vuol dire impoverire economicamente, sociale e culturalmente tutto il meridione. Con lei Presidente Emiliano abbiamo scoperchiato un “vaso di Pandora” fatto di diritti negati al Sud, insieme al nostro assessore regionale all’istruzione Sebastiano Leo e al presidente della VI Commissione alla Regione Alfonso Pisicchio che per primo ha intuito le insidie della 107. Insieme ai nostri amministratori continueremo a tenere alta l’attenzione perché la buona politica non lasci indietro nessuno, neanche il Sud e la sua gente.

Nastrini rossi

Francesca Marsico

 

 

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