Ebbene si! sarà la crisi…, sarà che in Portogallo i governanti hanno una “vista”ben più lunga e produttiva dei loro colleghi italiani, sarà che in Italia si pensa soltanto a litigare e a sfruttare la politica quasi sempre… per il soddisfacimento di interessi sempre più personali che a beneficio della collettività, ma una cosa è certa: l’idea del Governo portoghese, ormai datata 2009, si sta rivelando un vero toccasana per l’economia del Paese. Sono stati necessari almeno quattro anni perché il progetto andasse a regime e alla fine del 2016, sono decine di migliaia i cittadini europei i cui Governi sono firmatari di convenzioni bilaterali per evitare la doppia imposizione fiscale ad aver fatto le valigie senza pensarci due volte. Il Portogallo offre un piatto… molto appetitoso! Ai pensionati i cui Governi risultano sottoscrittori della predetta convenzione (anche quelli italiani) l’Autorità Tributaria portoghese si obbliga a non tassare per dieci anni il trattamento pensionistico accreditato ogni mese presso una banca portoghese dall’INPS che in questo caso versa – tramite la convenzionata Citi Bank – l’importo lordo…. senza decurtazione alcuna! Addio, quindi, per dieci anni a tasse e balzelli…., niente IRPEF, niente addizionali regionali o comunali!
Cosa ci guadagna il Portogallo? Il beneficio è legato all’acquisizione dello status di “Residente non Abituale”, cioè bisogna risiedere in Portogallo almeno per 183 giorni all’anno (o 184 se l’anno è bisestile) per vedersi riconoscere tale condizione, o anche meno se si dimostra di avere un contratto di locazione o di acquisto di un appartamento e delle relative utenze che confermino l’intenzione di risiedervi stabilmente. Condizione necessaria: non essere stati residenti fiscali in Portogallo nei cinque anni precedenti a quello di riferimento.