«Seguite i nostri valorosi che si aprono il cammino tra le risate e il sangue», questo sarà l’annuncio dell’altoparlante onnipresente nel film.
“Mobile Army Surgical Hospital” è questa la sigla intera del titolo, quindi, un ospedale da campo, durante la guerra di Corea.
Si tratta di una commedia, di satira pura, in questo ospedale da campo succede di tutto, infatti “Mash”, vuol dire anche pasticcio. Robert Altman, uno dei più importanti registi della storia del cinema, dirige questo film e comincia a farsi conoscere col suo tipico linguaggio che va oltre le regole hollywoodiane: nessuna trama lineare, personaggi principali inesistenti o almeno poco tradizionali, dialoghi assurdi e quasi incomprensibili perché accavallati, fotografia e scenografia casuale e improvvisata.
Tra i protagonisti del film ci sono Donald Sutherland, Elliott Gould e Robert Duvall che proveranno un certo disagio per essere diretti in un modo nuovo, incredibile e sublime come è stato il cinema di Robert Atman.
“M.A.S.H.” fu premiato al Festival di Cannes e impose questo autore americano all’attenzione di tutti anche per le sue pregevoli opere successive: “Il lungo addio”(1973),“Nashville”(1975), “I protagonisti”(1992) e “America oggi”(1993).
Memorabili alcune scene del film come ad es. il microfono nascosto che amplifica l’incontro d’amore tra la capo infermiera che ha il ruolo militare di Maggiore ed è una rigida osservante delle regole e il capitano medico ipocrita e bigotto, oppure la scena in cui l’elicottero vola tra i cadaveri di guerra dopo un ritorno festoso e goliardico.
Il regista ebbe a dire: «Ho voluto che gli spettatori, pur presi dal ridere, sentano che qualcosa di orribile sta per accadere e che l’orrore non avrà fine così facilmente come vorrebbero. A poco a poco il pubblico diventa come il chirurgo, abituato, acclimatato a questo orrore: ed è questo il mio messaggio».
È triste morire senza aver visto “M.A.S.H.”!
Lino Aulenti