Via libera a liquidazione banche venete con decreto del governo

Economia & Finanza

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GOOD BANK A INTESA, BAD BANK A STATO. ESUBERI, BRACCIO FERRO

Bce e Single Resolution Board hanno dato il via libera alla liquidazione di Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Si tratta del primo passo formale verso la creazione della good bank, che verra’ acquistata da Intesa, e della bad bank, che sara’ gestita dallo Stato. Dal Consiglio dei ministri di oggi il decreto del governo. ”Mi sento di confermare totalmente la garanzia per quanto riguarda i risparmiatori e i correntisti” ha ribadito il presidente del consiglio Paolo Gentiloni dopo aver incontrato a Palazzo Chigi il titolare dell’Economia Pier Carlo Padoan. Fra Tesoro e Intesa sembrerebbe comunque esserci un braccio di ferro su tema degli esuberi. Dei posti di lavoro da tagliare con i prepensionamenti, solo 1.200 nelle venete avrebbero i requisiti, mentre gli altri 2.800 previsti sarebbero di Intesa, che pero’ non intende sostenere costi e nemmeno considerare l’ipotesi licenziamenti.

Via libera da parte della Bce alla liquidazione delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. L’Eurotower ha accertato che i due istituti “sono in dissesto o a rischio di dissesto, in seguito alla loro ripetuta violazione dei requisiti patrimoniali di vigilanza”. A questo punto si apre la strada all’intervento di Intesa Sanpaolo che acquisira’ le parti sane degli istituti mentre lo Stato si prendera’ la bad bank. “Nonostante il tempo concesso dalla Bce per la presentazione dei piani patrimoniali, le due banche non sono state in grado di offrire soluzioni credibili per il futuro”, ha scritto l’Eurotower in un comunicato. Di conseguenza, la Bce ha considerato entrambe le banche in dissesto o a rischio di dissesto e ne ha dato debita comunicazione al Comitato di risoluzione unico (Single Resolution Board, SRB), il quale e’ giunto alla conclusione che le condizioni per l’avvio di un’azione di risoluzione nei confronti dei due intermediari non erano soddisfatte. Le banche saranno quindi liquidate in base alle procedure di insolvenza italiane.

“Le regole sugli aiuti di Stato permettono la possibilita’ di concedere aiuti di Stato in questo tipo di situazioni”, ha ha sottolineato la Commissione europea che ha preso “nota delle decisioni della Banca centrale europea e del Consiglio unico di risoluzione su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca”. “Come previsto dalle regole Ue, ora tocca alle autorita’ italiane determinare la via da seguire per le due banche in linea con la legge italiana sulle insolvenze”, ha precisato la Commissione. L’esecutivo comunitario ha riferito che sono in corso discussioni “costruttive con le autorita’ italiane su bozze di proposte” per un “sostegno pubblico” e che sono stati fatti progressi per trovare “una soluzione molto presto”. Secondo le norme sulla condivisione degli oneri (burden sharing), gli obbligazionisti senior e i depositi sono tutelati, ha spiegato la Commissione. Sul fronte italiano il Mef ha ricordato come l’autorita’ europea responsabile delle decisioni di risoluzione bancaria (SRB – Single Resolution Board) ha deliberato che non sussistono tutti i requisiti previsti per una risoluzione. “Il Governo – ha spiegato il Tesoro – si riunira’ nel fine settimana per adottare le misure necessarie ad assicurare la piena operativita’ bancaria, con la tutela di tutti i correntisti, depositanti e obbligazionisti senior”. Il Consiglio dei Ministri adottera’ un decreto legge che crea le condizioni per la cessione di beni dalla due banche a Intesa Sanpaolo. Tale cessione consentira’ la regolare apertura degli sportelli lunedi’ mattina, senza alcuna discontinuita’.

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