di Natalino Ventrella
Santo Mancuso, 48 anni vive e opera all’estero con particolare interesse per l’America Latina. Esperto di intelligence e sicurezza Internazionale, saggista e corrispondente ANSA, è Consulente e Consigliere Consolare. Opera oggi come conferenziere internazionale, è presidente dell’Instituto Internacional de Estudos Estratégicos, con sede mondiale in Brasile, e dell’Istituto per gli Studi Diplomatici ed Internazionali.
Già specialista tra le fila della polizia scientifica italiana per un ventennio, da anni ormai si distacca per le attività in campo diplomatico.
Ben ritrovato Professore Mancuso e complimenti per il nuovo incarico dell’IIEE. Quali sono le finalità e gli scopi dell’Istituto Studi Diplomatici Internazionali ?
Benvenuto Dr. Ventrella, grazie a Lei, IIEE Instituto Internacional de Estudos Estrategicos lo fondai nel 2016 in Brasile, con altri professionisti, ma già sta espandendosi in varie nazioni e si collega con l’ISDI Istituto per gli Studi Diplomatici ed Internazionali, fondato anche questo da me nel 2011 in Italia, ma che solo quest’anno stanno venendo in auge. Le finalità sono quelle di studiare e ricercare le motivazioni sociali degli avvenimenti mondiali, attraverso i fenomeni sociali delle culture che oggi si contrappongono in micro e macro conflitti, sviluppando la cultura del dialogo entro le diverse etnie e tradizioni e promuovendo relazioni commerciali tra Stati.
Da poco si è concluso il G7 in Italia senza risultati. Trump ha abbandonato le trattative sul Clima ed ha comunicato l’abbandono del trattato di Cop21 sottoscritto a Parigi. Secondo Lei Professore trattasi di strategia, di poca conoscenza dell’emergenza o tutela di interessi verso le Lobby americane?
Non credo sia strategia più di quanto non abbia annunciato in campagna elettorale; è chiaro che la politica Trumpiana è visata a annullare il più possibile o comunque a rinvertirle, tutte le misure nazionali e internazionali assunte e sottoscritte illo tempore da Obama. Quest’ultimo infatti, scientemente, anticipa i passi di Trump in tutte le visite internazionali al fine di discreditarlo.
Tuttavia, i motivi perché questo Accordo di Parigi fosse disatteso e disconosciuto, sono impliciti alla politica nazionalista che sta essendo posta in atto, col tentativo di rilancio dell’industria americana.
I dati dei due ultimi anni non sono confortanti circa gli effetti positivi dello stesso accordo, dunque si palesa il completo fallimento dello stesso, oggi inutilmente ostativo e iniquamente ostativo, tuttavia la fuoriuscita dall’accordo non sarà sic e simpliciter, poiché richiede perlomeno quattro anni per la totale fuoriuscita degli USA . Sebbene entrato in vigore solo verso la fine del 2016, fu ratificato appena da 55 tra i 195 paesi firmatari, partendo dunque con un grande gap iniziale, ma se osserviamo i cardini dell’accordo ci accorgiamo dei limiti dello stesso, che Trump potrebbe decidere di uscire anche dall’accordo di Rio , escludendo gli USA dalla Convenzione quadro dell’ ONU sui cambiamenti climatici, con relativa assenza dai gruppi di lavoro in materia di clima.
Vediamo dunque in dettaglio:
–Mantenere l’aumento di temperatura inferiore ai 2 gradi, e compiere sforzi per mantenerlo entro 1,5 gradi, enunciato nel punto due dell’accordo, che è riconosciutamente dichiarato irrealizzabile.
-Smettere di incrementare le emissioni di gas serra il prima possibile e raggiungere nella seconda parte del secolo il momento in cui la produzione di nuovi gas serra sarà sufficientemente bassa da essere assorbita naturalmente; questa è una fandonia inenarrabile, posto che le pressioni delle aziende petrolifere hanno imposto che non sia avessero limiti temporali, sulla riduzione di anidride carbonica derivata dalla bruciatura di gas metano, senza contare che i paesi meno sviluppati arriveranno ai limiti con evidente ritardo che pregiudica perciò i termini di realizzazione del punto due dell’accordo.
-Versare 100 miliardi di dollari ogni anno ai paesi più poveri per aiutarli a sviluppare fonti di energia meno inquinanti. Questo merita un discorso a parte
– Controllare i progressi compiuti ogni cinque anni, tramite nuove conferenze; posto che i paesi meno sviluppati arriveranno in ritardo all’assorbimento delle emissioni, e che il piano di revisione si sviluppa tra il 2018 e 2023, palesemente, si evince che il prefato accordo non ha funzione di esistere così come elaborato, posto che le emissioni inquinanti sono molto superiori alla tabella di marcia data dall’accordo. Inoltre la Cina e altri paesi non hanno accettato il controllo delle emissioni delle aeronavi imbarcazioni e mezzi di trasporto in spazi internazionali avocando in patria lo stesso, non perciò rendendo certificabili i risultati e dunque inficiando il principio di collaborazione internazionale e non attendendo al conteggio di questi ultimi.
L’ONU ha a disposizione un budget di 100 milioni di dollari per le problematiche migratorie. Ricordiamo che quotidianamente assistiamo in Europa a continui sbarchi, i quali, sono oggetto di indagine da parte di una Procura siciliana che sta indagando sulla opaca regolarità delle ONG accusate di essere in contatto con organizzazioni libiche. Prof. Mancuso non sarebbe più giusto investire tali somme direttamente nei territori di crisi? Non sarebbe più logico fermare i flussi migratori realizzando da loro economie e sviluppo? Se trattasi di emergenza, un’emergenza ha dei limiti temporali entro il quale risolvere il problema?
L’Onu oggi sta essendo vittima le stesse problematiche della SDN (società delle Nazioni, ndr) agli albori del secolo passato, un gigante lento e vessato dalle potenze mondiali e a sua volta vessatorio verso i paesi più fragili.
Oggi stiamo assistendo a un stravolgimento della realtà e strumentalizzazione della verità, ove ricevere migranti ancor più presunti esuli politici, in fuga da regimi, potenzialmente più deboli della stessa ONU, ci danno il segnale delle idiosincrasie di un sistema, quello delle Nazioni Unite; voglio dire che non è pensabile che potenze militari non sanno o non possono porre fine a conflitti che creano da anni milioni di vittime.
Una serie di azioni militari a tappeto, permetterebbero una pulizia democratizzante dei paesi vessati, e all’uopo la possibilità di ricostruzione dei territori in crisi, offrendo anche opportunità industriali non indifferenti ai paesi allineati e non.
L’Africa svuotata, drenata, può correre il rischio di essere sventrata e abusata da speculatori che sono dietro questo mercato della migrazione forzata, per poi esplorarla.
È ormai palese che dietro queste politiche scellerate, ci sono interessi di un ristretto gruppo che visa a indebolire i governi, vedasi Italia, Francia, la stessa Germania.
Questa emergenza fu creata ad arte, o meglio amplificata, poiché i flussi migratori sono antichi nel mare nostrum.
Siffatte ONG sin da subito mostrarono il loro fine strumentale a permettere una facile migrazione, e ciò che ribadisco oggi e che da anni vado predicando, sta essendo comprovato con indagini attualmente in corso, e purtroppo non daranno un volto ai veri colpevoli e mandanti di questa tragedia annunciata sin dai tempi di Gheddaffi.
Quale idiozia maggiore è ricevere ondate di migranti senza controllo opportuno, seppur avendo in corso una guerra di culture?
Rispondevo ad una reporter brasiliana giorni fa, che stiamo assistendo ad una pulizia etnica della genie caucasica cattolica, in favore di un globale istupidimento che Orwell profetizzò nel suo “1984”.
Giovedì il Parlamento italiano avrebbe dovuto votare il CETA che altro non sarebbe un maquillage del TTPI . Le merci con ormoni, OGM e steroidi entreranno dal Canada in Europa anziché dagli USA con gravi rischi per la salute personale. Io personalmente credo che il CETA altro non è che un Trattato Internazionale, dentro il quale si celano i più peggiori poteri delle Multinazionali, le quali, grazie ai Tribunali privati potranno citare in Giudizio i Paesi che si opporranno ai loro personali interessi. Professore Mancuso è cosi? E perché’ i politici italiani hanno votato in massa al Parlamento Europeo, soprattutto i Deputati del PD, tale Trattato che andrà a depauperano anche i loro poteri? I popoli europei rischiano la propria sovranità popolare?
Ancora una volta assistiamo alla nociva inutilità dell’Unione Europea, che detta in modo banalizzante leggi, che non tengono conto minimamente delle caratteristiche autoctone che sono la forza di ogni Cultura.
Devo concordare con la sua affermazione, per fortuna il giorno 24 non si è tenuta la votazione che è stata aggiornata a giorno 27 p.v. tuttavia è solo una votazione di una tragedia annunciata anche questa, sebbene Trump si sia scagliato contro il TTIP (Accordo commerciale tra USA e UE), contro il TPP (Accordo commerciale tra USA e nove paesi del Pacifico) e il NAFTA (Accordo commerciale fra USA, Canada e Messico). ora ci vengono riproposte mutatis mutandis, soprattutto il TTIP.
Sua santità. Papa Francesco con l’esortazione Evangelica “Evangelii Gaudium” taccia con forza “l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria” poiché “negano il diritto di controllo degli Stati, incaricati di vigilare per la tutela del bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale,che impone in modo unilaterale e implacabile le sue leggi e le sue regole”. È chiaramente questo lo scopo dei Trattati di libero scambio, entro i quali il CETA.
No vi è dubbio che ove mai fosse approvato, il CETA aprirà le porte al TTIP che è di nuovo riproposto dagli USA e poi al TISA (Accordo sul commercio dei servizi) che sta essendo ne troppo segretamente preparato e che è il più pericoloso, giè che porterà alla privatizzazione dei servizi pubblici, dall’acqua alla sanità, dalla scuola al welfare.
Riforme che governi di sinistra non avrebbero mai dovuto o potuto auspicare, se non fosse solo per il fine di mantenere e garantire lo status quo instaurato in questi anni a livello mondiale.
“La Presidente” Laura Boldrini, mi permetta professore di usare questo termine per non storpiare la lingua italiana, qualche giorno fa, ha ricevuto alla Camera dei Deputati il nazista Andriy Parubiy con il quale ha sottoscritto un memorandum d’Intesa tra la stessa Camera e la Rada. Professore Mancuso siamo alla pazzia o alla farsa?
Certamente questo potrà solo inasprire i rapporti con la Russia, poiché sebbene l’Italia sia uno dei paesi che hanno mantenuto gli embarghi richiesti a livello internazionale contro la Russia, non aveva mai assunto iniziative tanto inusitate, e non bastano a giustificare l’occorso neppure le dichiarazioni del Parubiy, di essersi ispirato ai valori della UE, atteso che siffatti valori sviliscono le peculiarità delle singole culture.
Certo impedire a buona parte dei cittadini Ucraini di voler e poter ritornare ad appartenere alla Russia, reprimendo con bombardamenti atroci e sanguinosi, in palese violazione dei diritti Umanitari, è l’ennesima contraddizione in termini, che i nuovi Comunisti professano nelle incongruenti elucubrazioni di chi già sta dimostrando tutti i limiti etici della politica attuale.
Pazzia è quello che sta succedendo oggi in questa fase demenziale ove le sinistre fanno la parte farsesca delle destre, sarebbe quasi ridicolo se non fosse drammaticamente pericoloso questa inversione di valori. Sembrerebbe un B movie di fantascienza ove le realtà sono molteplici e distorte, seppur tragicamente è una verità ineluttabile questa che viviamo.
Questa questione “della Presidente” o con suffisso (..essa,) sembra un refrain già sentito, poiché la ormai dimessa “Presidenta” della Repubblica Federale del Brasile Dilma Rousseff faceva questione di usare siffatto neologismo, ove già in Brasile si stava avendo una bagarre politica (come se non ne avessero già tante dovute alle indagini dei Magistrati federali sulla corruzione politica,ndr) circa l’uso del corretto portoghese. Anche in questo il disegno Leninista di distruggere i punti forti della cultura occidentale, si palesa, come pandemico e ultranazionale. Aria fritta, per nascondere incapacità palesi, ma che un popolo corrotto eticamente, accetta, pur di continuare a vivacchiare.
Ultima domanda Professore Mancuso. Perché in Italia non si parla più del caso Consip?
Dr. Ventrella, veda, come Lei sa da anni opero fuori dall’Italia, sebbene segua con attenzione i complessi fenomeni italici; ciò premesso, Le dico che da sempre esiste una Indagine su qualcosa. Sono la persona meno indicata a parlare di questo , malgrado non sono parte in causa, ma la ricetta servizi deviati, politici, massoneria, da anni riempiono faldoni processuali, di qualche magistrato.
Nel 2006 fui uno dei protagonisti di questi tipi di indagini, laddove Io ero un Investigatore della Polizia Scientifica e un affermato dirigente Sindacale di categoria, allorquando mi vidi indagato insieme ad una ventina di persone tra i quali il Generale Mario Mori allora direttore del SISDE, di far parte di una banda di massoni deviati con collegazioni internazionali e con i servizi deviati e parte della politica nazionale e locale di alcune regioni, con sbocchi anche in vaticano, ebbene la squadra mobile di Potenza venne a casa mia cercando un “carrozziere” alias un batti lamiere, poiché dalle intercettazioni risultava che io ero un meccanico che riparava carrozzerie di autoveicoli, sol perché come anche i più digiuni di cose massoniche sanno, la Loggia Massonica è altrimenti detta “Officina” e i vestimenti sono chiamato “paramenti”, parola quest’ultima, distorta nella trascrizione delle intercettazioni, con la parola “parametri” , da qui ne venne fuori un dirigente sindacale della polizia di Stato, con funzioni di batti lamiere. Ovviamente nel 2009 fu chiusa l’indagine con archiviazione per non sussistenza di fumus boni iuris a mio carico, ma che ha leso e non poco la mia condizione di funzionario dello Stato boni viri, poste le particolari funzioni ricoperte sin là.
Con questo non discuto sul merito delle indagini, poiché chi infrange la legge dello Stato, deve pagare alla società, e certamente la vicenda CONSIP sarà un’altra TELEKOM SERBIA, ancora tra ombre e false verità processuali, laddove i veri colpevoli, corruttori e corrotti e corrompibili, forse non compiranno pene esemplari, e dove le verità saranno sempre più aleatorie col tempo, rafforzando l’aura grigia di impunità intorno a loro.
Se non se ne parla di meno sulla stampa e se parla di più nelle aule dei tribunali, credo sia un grande dono alla giustizia evitando fumus persecutionis che qualche furbetto del quartierino potrebbe invocare.
Lasciamo dunque lavorare serenamente i magistrati che in coscienza faranno giustizia in nome del “popolo sovrano”.
Professore Santo Mancuso, La ringrazio per la sua consueta disponibilità e concreta sensibilità .
Ventrella, io che ringrazio Lei per la usuale sua gentilezza e argume nelle sue domande, dunque alla prossima!