Promossa senza concorso pubblico alla STP di Bari

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Tanto più se avviene in Puglia, terra di grandi prospettive e disoccupazione galoppante. Fatto sta che la prima metà di giugno sarà senz’altro un periodo da ricordare per Barbara Santeramo, figlia del sindacalista Michele Santeramo, segretario provinciale dell’Ugl ed ex responsabile delle relazioni industriali nella Stp di Bari, la società per il trasporto pubblico locale partecipata da Comune di Trani e Città metropolitana di Bari. Lei lavora nell’azienda da dieci anni, ma solo recentemente è approdata al vertice grazie a una decisione che l’ha catapultata all’ambito ruolo di dirigente amministrativa. Una irresistibile ascesa maturata dopo la laurea magistrale, che evidentemente le ha spalancato le porte dell’agognata promozione.

La vicenda ha innescato aspre polemiche: da giorni la questione impazza sul web e sui social si rincorrono i commenti di gente a dir poco perplessa. Tanto più che la nomina è avvenuta senza concorso pubblico né selezione interna. Tutto comincia quando la Stp si mette alla ricerca di un nuovo direttore amministrativo. Un compito delicato a cui legittimamente aspira Barbara Santeramo, 37 anni, che tra l’altro vanta un’anzianità decennale. C’è solo un piccolo grande intoppo che rischia di compromettere il coronamento del sogno: si tratta della laurea, requisito richiesto proprio perché in ballo c’è un compito delicato e piuttosto oneroso. Ma la 37enne non si perde d’animo e riesce a ottenere la laurea magistrale in Giurisprudenza con il massimo dei voti: 110 e lode. Un passo importante. E soprattutto decisivo per la carriera: passano infatti nove giorni dalla conquista del fatidico pezzo di carta e Barbara Santeramo diventa dirigente amministrativa. Promozione a tempo da record. Una specie di incoraggiante miracolo in una regione dove secondo stime fornite proprio ieri dalla Uil la disoccupazione nel 2017 si attesterà intorno al 18%, quella giovanile al 46%.

La notizia ha destato grande clamore anche tra i sindacati, che da tempo si battono per la trasparenza nella Stp. Tanto che appena pochi giorni prima tutte le organizzazioni, compresa l’Ugl, avevano inviato una lettera all’azienda elencando una serie di problemi interni: dalla mancata assunzione di vincitori di concorso all’assunzione di personale interinale fino alla mancata erogazione dei premi di risultato. A quanto pare non ne sapeva nulla neanche il padre della diretta interessata. Michele Santeramo ha infatti dichiarato di essere stato all’oscuro di tutto assicurando che il suo ruolo non ha in alcun modo influito sulla decisione dell’azienda. Un concetto ribadito anche all’interno dell’Ugl, dove tutti hanno precisato che si tratta di una giovane brillantissima, peraltro già responsabile in passato delle risorse umane. In ogni caso, la vicenda non è passata inosservata neanche ai vertici nazionali dell’Ugl. I quali hanno scritto una lettera al padre della 37enne chiedendogli di astenersi dalle relazioni sindacali nella Stp.

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