‘Ora’ tira le somme

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 Un  giugno pieno di appuntamenti e un convegno sul futuro  il movimento culturale “ora” tira le somme

Giovanni Mercadante

40 giorni intensi di appuntamenti, questo il programma messo in campo dal Movimento culturale ORA dal 27 maggio al 7 luglio 2017.

Il Vice Presidente Francesco Fiore  ha dimostrato piena capacità organizzativa e ottime relazioni interpersonali con i maggiori proponenti culturali, tra cui il M° Alberto Lanteri, artista di Torino, che unitamente alla sua mostra “Saxum”/Sassi realizzata nei locali della Fondazione Sassi, ha omaggiato con le sue opere Altamura, Matera e diversi personaggi del mondo economico.  Opere significative con cui Il M° Lanteri ha posto al centro dell’attenzione del grande pubblico: le orme dei dinosauri, il fossile dell’uomo arcaico, la cattedrale di Altamura, la cattedrale di Matera, oltre ad immagini riferite al grande poeta,  letterato e regista Pier Paolo Pasolini.

 

Alberto Lanteri                                                      

Omaggio a Pier Paolo Pasolini 

Nell’ambito della Rassegna “Riguardi”, è stato proposto il venerdì letterario che si è svolto puntualmente nell’atrio del Museo Etnografico  (ex Carcere) di Altamura, dove sono intervenuti gli autori  ad illustrare le loro opere  letterarie:  “BASILICATA TERRA DI MEZZO” di Gaetano Plasmati;

“PASO”, Pier Paolo Pasolini, di Lino De Venuto;

“HO VISSUTO” di Gabriele Zanini, accompagnato dal cantautore Pietro Verna;

 “NEL SILENZIO PARLAMI ANCORA” di Antonella e Franco Caprio;

“LE CITTA’ INVINCIBILI “di Serafino Paternoster.

  

Saxum/opera del M° Alberto Lanteri             

Fossile uomo arcaico

Il convegno del 24 giugno 2017 svoltosi nel salone delle conferenze dell’Hotel Fuori Le Mura dal titolo “Dal passato, il futuro”, ha visto intorno al tavolo importanti esponenti del mondo culturale e istituzionale che hanno fatto il punto della situazione circa le perplessità manifestate sugli esami richiesti da esponenti del mondo scientifico di asportare il cranio e/o qualche frammento dello stesso per ulteriori approfondimenti accademici.

Giovanni Ragone del CARS/Centro Ricerche Speleologiche che conosce ogni anfratto della grotta di Lamalunga, ha tenuto a sottolineare che spostare anche una pietra da quel sito potrebbe essere banale, ma fra 10 anni, disponendo di  apparecchiature scientifiche più sofisticate, si potrebbe studiare meglio il reperto senza apportare danni irreparabili. Rimuovere oggi  lo scheletro sarebbe un atto sacrilego. Il CARS si sente responsabile e custode del fossile.

Una testimonianza che si è levata dal pubblico è stata quella del cineoperatore Salvatore Cagnazzi, il quale prendendo la parola davanti al tavolo, ha dichiarato che in passato la Sovrintendenza ai beni culturali ha fatto più danni che  bene per la tutela e conservazione del fossile.

Addirittura, qualche decennio fa qualcuno suggerì di utilizzare la candeggina per pulire il reperto in caso di formazione di alghe sulla sua superficie.

Altro argomento scottante è stato la cava Pontrelli, dove insistono le orme dei dinosauri, per la quale sono stati messi a disposizione tre  milioni di Euro dalla Città Metropolitana, senza che nessuno li abbia richiesti e senza uno straccio di programmazione.

Questa l’assurdità  delle istituzioni italiane: se viene presentato un progetto ad un ente pubblico, sicuramente viene bocciato  perché trova dei cavilli burocratici; in questo caso, la Città Metropolitana di propria iniziativa ha messo a disposizione detta somma in attesa di un progetto da presentare. Dubbi? Certo, e molti. Da questo osservatorio al momento vediamo molte ombre e poca luce. Vedremo come saranno spesi i tre milioni di Euro.

Convegnisti al tavolo del 24 giugno 2017

Da sinistra:  Roberto Cifarelli, Consigliere Regione Basilicata

 Avv. Vincenzo Santochirico, Presidente Fondazione Sassi/Matera

Francesco Fiore, Vice Presidente Movimento ORA

Oronzo Simone, geologo della SIGEA PUGLIA

Mario Parise, ricercatore Università di Bari

Gioanni Ragone, Presidente del CARS/Altamura

Fabio Modesti, Direttore del Parco Nazionale dell’Alta Murgia

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