Supplenze, Fedeli: “Nessuna proroga per le richieste online”

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Il ministro dell’Istruzione sul tilt per i troppi accessi al sistema informatico del Miur: “Arrivate una media di 150 domande al minuto. Siamo intervenuti immediatamente, e tutte le richieste saranno smaltite entro il termine del 25 luglio”

di A.S.

Nessuna proroga per i termini della presentazione online delle domande per le supplenze nelle scuole italiane. Ad annunciarlo è in un’intervista al Messaggero il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli: “Siamo già al 30% delle domande smaltite – spiega – c’è tutto il tempo fino al 25 luglio”.

Ad avanzare la richiesta di una proroga dei termini per la presentazione delle domande erano stati i sindacati dopo che il sistema informatico del Miur era andato in tilt, lunedì 17 luglio, a causa dei troppi accessi dei docenti: una media di oltre 8mila domande l’ora, con più di 700mila accessi, che hanno messo a dura prova il sito del Miur e la pazienza degli utenti interessati a presentare la domanda.  “L’ anno scorso erano 200 mila – prosegue il ministro Fedeli riferendosi alle domande pervenute al ministero – e questa volta sono arrivate una media di 150 domande al minuto. Siamo intervenuti immediatamente”.

Il fatto che siano arrivate più di 700mila domande, aggiunge il ministro, “ci dice che ci sono tante persone che aspirano. Stiamo lavorando per realizzare 52 mila nuove assunzioni che vanno ad aggiungersi ai 92 mila l’anno scorso”. “I 400 milioni di euro stanziati in finanziaria – prosegue Fedeli– ora ci servono per trasformare organico di fatto in organico di diritto. Ma supereremo il dato strutturale delle supplenze”.

Durante l’intervista il ministro annuncia anche che le attività scolastiche saranno arricchite, anche per il periodo estivo: “Scuola al centro significa che ci saranno attività extra curriculari: più sport, musica, innovazione tecnologica, teatro, arte, cinema, parliamo di oltre un milione di ore. E le prime a crederci sono state le scuole che hanno partecipato al bando: 860 solo in Campania con 35 milioni di euro, la Sicilia con 692 scuole e 28 milioni di euro, la Puglia con 569 scuole e 23 milioni di euro e La Lombardia con 380 scuole con 15 milioni. E i fondi sono stati autorizzati ora, vuol dire che chi vuole può già partire”.

http://www.corrierecomunicazioni.it/

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