Pensione, agevolazioni per donne e giovani

Economia & Finanza

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Assegno di ricollocamento, riduzione del cuneo previdenziale per le assunzioni a tempo indeterminato degli under 35, e ancora, una pensione di garanzia con previsione di reddito minimo e agevolazioni per le donne. Sono questi alcuni dei punti chiave emersi ieri dal tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla fase due delle pensioni. “Un incontro positivo nel corso del quale sono stati messi in calendario temi davvero importanti”, ha commentato la leader della Cgil Susanna Camusso al termine del vertice al ministero del lavoro tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e i leader di Cgil Cisl e Uil.
L’agenda messa a punto prevede una serie incontri che inizieranno a fine agosto per arrivare a una sintesi entro settembre. Per la previdenza dei giovani e quella complementare, oltre che per le possibili agevolazioni che riguardano l’Ape social per le donne impegnate nei lavori di cura e adeguamento, la discussione inizierà il 30 agosto, mentre il 31 agosto sarà la volta di politiche attive e passive e di ammortizzatori e garanzia giovani. Ultima tappa, il 7 settembre, con le rivalutazioni delle pensioni.

Intanto, nell’incontro di ieri, sindacati e governo hanno passato al vaglio le seguenti proposte da analizzare e girare alla prossima legge di bilancio:

GIOVANI – Oltre ai centri per l’impiego alle politiche attive, assegno di ricollocamento incluso, la traccia disegnata dal governo include la disoccupazione giovanile e la riduzione stabile del cuneo previdenziale per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani under 35.

Sempre per i giovani, tra le idee da approfondire e discutere con i sindacati spicca anche quella di una pensione di garanzia con la previsione di un reddito minimo mettendo insieme la parte assistenziale e la parte previdenziale compatibilmente ai vincoli di bilancio. Al centro del prossimo confronto anche la rappresentanza sindacale da regolare per legge coordinandosi con il lavoro che sta svolgendo il Parlamento. “Un eventuale intervento sul cuneo dei giovani – ha rimarcato la leader della Cisl, Anna Maria Furlan – non deve intaccare il loro monte contributivo, il rischio è di incidere negativamente sulle loro pensioni future”.

DONNE – Focus anche sulle donne e sulla possibilità di ridurre i requisiti contributivi necessari all’accesso all’ape social per quelle impegnate nei lavori di cura.

ETA’ DI PENSIONAMENTO – Governo e sindacati torneranno a discutere anche dell’età di pensionamento e dell’automatismo che partirà nel 2019. Su questo tema, Camusso non si è detta però soddisfatta: “Non sono state particolarmente rassicuranti le parole del governo sull’aumento automatico dell’età pensionabile – ha detto la leader Cgil – e sarà uno dei temi più rilevanti alla ripresa del dialogo”. Si attenderanno comunque i dati Inps di settembre anche se per il governo si dovrà ragionare in base alla tipologia di lavoro e sui diversi lavori più o meno usuranti.

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