Colombo verso le Indie, l’Italia in Africa

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Abm, Ahmadi-Nejad: gli anniversari geopolitici

Dettaglio di una carta di Laura Canali

Il navigatore genovese parte per le Indie; la spedizione italiana nella Somalia britannica; il Senato Usa approva il Trattato anti missili balistici; Mahmud Ahmadi-Nejad si insedia alla presidenza dell’Iran. Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 3 agosto.
a cura di Lorenzo Noto

1492 – Inizia il viaggio di Cristoforo Colombo alla volta delle Indie.

La nave Santa María capitanata da Colombo, la Niña di Vicente Yáñez Pinzón e la Pinta di Martín Alonso Pinzón salpano da Palo de Frontera (Andalusia, Spagna).

1940 – Una spedizione italiana comandata dal generale Guglielmo Nasi parte per invadere la Somalia britannica (Somaliland). L’operazione militare si concluderà col successo degli italiani il 19 agosto. 

 

1960 – Il Niger ottiene l’indipendenza dalla Francia. 

Qui un articolo sul Niger dal numero di luglio 2017, Mediterranei

L’instabilità della Libia, insanabile nei tempi serrati delle scadenze elettorali europee, ha costretto i leader europei a spostare lo sguardo ancora più a sud, risalendo nella rotta dei migranti fino al cuore del deserto del Sahara, in Niger, considerato oggi lo snodo delle rotte migratorie che collegano l’Africa occidentale al Mediterraneo. A partire dal summit della Valletta, a fine 2015, l’Europa ha deciso quindi di puntare tutto sul Niger, e di farne la propria Turchia in Africa. Ambizione alquanto problematica, se si considera che la Turchia è una potenza emergente sotto ogni profilo, mentre il Niger rimane uno degli Stati più poveri e fragili al mondo, ultimo nelle classifiche Onu di sviluppo umano. Ma secondo il calcolo di Bruxelles, proprio la debolezza di Niamey ha rappresentato l’asset su cui investire: le autorità locali non avrebbero potuto disdegnare – si pensava – la pioggia di miliardi che gli europei sono disposti a sborsare pur di mantenere i migranti lontani dagli occhi e dal cuore, e si sarebbero mostrate compiacenti nell’implementare una politica migratoria repressiva per conto terzi. Win-win solution.

Continua a leggere: La ‘Guerra ai migranti’ genera mostri. Il caso del Niger

Dettaglio di una carta di Laura Canali

1972 – Il senato statunitense approva il Trattato Anti Missili Balistici (Abm) concordato a maggio da Nixon e Breznev in un summit a Mosca.

Richard Nixon e Leonid Brezhnev durante il summit di Mosca, maggio 1972 (Foto: Keystone/Hulton Archive/Getty Images).

2005 – Dopo aver vinto le elezioni di luglio, Mahmud Ahmadi-Nejad si insedia come 6° presidente della Repubblica Islamica dell’Iran.

Dodici luglio 2005: quando mancano pochi minuti a mezzanotte, i giornalisti presenti nell’ufficio stampa del ministero dell’Interno, incollati ai monitor che hanno da poco iniziato a fornire in tempo reale i primi risultati del voto, ricevono la notizia che Mahmud Ahmadi-Nejad è il nuovo presidente iraniano. L’ufficio elettorale del ministero è alquanto sorpreso, poiché a scrutinio appena iniziato la notizia è già sulla prima pagina di Keyhan, il principale giornale del fronte neofondamentalista, sostenitore di Ahmadi-Nejad. Principale avversario dell’esponente neofondamentalista nelle none elezioni presidenziali della storia iraniana è Akbar Hashemi Rafsanjani, candidato centrista votato anche da molti riformisti. Qualche ora dopo, quando i dati certificano il sorpasso di Ahmadi-Nejad su Rafsanjani, la sconfitta di moderati e riformisti appare in tutta la sua chiarezza. E così il sindaco di Teheran Mahmud Ahmadi-Nejad, nell’incredulità generale, conquista la carica appartenuta al riformista Mohammad Khatami, che a sua volta l’aveva conquistata in una serrata competizione con l’allora candidato conservatore.

Continua a leggere: Guida ai protagonisti della partita persiana

Carta di Laura Canali – 2007

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