“È morto Tobe Hooper! Un maestro del cinema horror”

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Dopo George A. Romero, il padre di tutti gli zombie contemporanei, è morto nella notte in California, a 74 anni, anche Tobe Hooper, il regista di Non aprite quella porta, film che ha lanciato nell’immaginario collettivo il personaggio di Leatherface, il gigantesco e demente manico armato di motosega.

Con quel film, realizzato con un pugno di dollari e una grande voglia di libertà nel 1974, quando aveva da poco passato i trent’anni, Hooper ha firmato una pietra miliare del cinema horror, un film che è considerato un vero e proprio spartiacque, e ha dato inizio a una saga che dura ancora: il cui più recente capitolo (intitolato appunto Leatherface, origin story sul personaggio interpretato nel film originale da Gunnar Hansen) sarà tra poche settimane nelle nostre sale.

Dopo un esordio del genere, per Hooper la strada è stata però sempre tutta in salita: film dopo film, il regista è sempre sembrato arrancare nel tentativo di eguagliare quell’exploit.

E perfino la grande chance hollywoodiana di Poltergeist, affidatogli da Steven Spielberg, non è mai davvero contata come medaglia sul suo petto: per quanto il film sia un grandissimo film, fin da allora è stato chiaro più o meno a tutti che la regia era più opera di Spielberg che non di questo ostinato artigiano proveniente dal Texas, che non si è mai piegato alle esigenze e ai dettami dell’industria, anche a costo di fallire.

Di Hooper vanno comunque ricordati film come Quel motel vicino alla palude, e soprattutto Il tunnel dell’orrore, e anche la miniserie diretta per la tv e tratta dal romanzo di Stephen King “Le notti di Salem”.

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