Gianni Fraschetti
Tecnicamente la Polonia non attiverà una vera e propria richiesta di estradizione, ma piuttosto una procedura di mandato di arresto europeo, rimesso alle valutazioni dell’autorità giudiziaria italiana. La questione è regolata dalla legge n. 69 del 2005, ossia la legge di attuazione in Italia del mandato di arresto europeo.
L’articolo 18 elenca i casi in cui viene rifiutata la consegna del soggetto per cui è stata inoltrata la richiesta. E una di queste è “se per lo stesso fatto che è alla base del mandato d’arresto europeo, nei confronti della persona ricercata, è in corso un procedimento penale in Italia, esclusa l’ipotesi in cui il mandato d’arresto europeo concerne l’esecuzione di una sentenza definitiva di condanna emessa in uno Stato membro dell’Unione europea”.
I Polacchi hanno lavorato da subito in questa ottica e hanno spedito in Italia di gran carriera, poche ore dopo i fatti, un giudice istruttore insieme ad agenti della loto polizia giudiziaria. Non ho dubbi che la loro macchina giudiziaria sarà velocissima e che li condanneranno in tempi record. A quel punto ne chiederanno la consegna, cui non potremo opporci. Ci sarà da ridere