Causa e’ naturale. La Cina ipotizza un’esplosione

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Un terremoto di magnitudo 3.4 e’ stato registrato in Corea del Nord. Potrebbe trattarsi di un sisma naturale, secondo esperti di Seul. Secondo il servizio sismologico cinese potrebbe invece trattarsi del risultato di un’esplosione provocata dall’uomo. Il Ctbto, l’organizzazione con sede a Vienna che monitora i test nucleari, parla di attivita’ sismica ‘inusuale’ con epicentro ‘a circa 50 km’ da quello della detonazione della bomba all’idrogeno del 3 settembre. Pechino taglia l’export di greggio verso Pyongyang seguendo le sanzioni Onu. Trump definisce Kim Jong-un ‘un piccolo pazzo che spara missili sugli altri’.

Test atomico o evento naturale? I sismografi oggi hanno registrato una scossa di magnitudo 3,4 sulla scala Richter nella stessa zona in cui il tre settembre Pyongyang fece un test atomico che provoco’ una scossa di magnitudo 6,3. Il Centro nazionale cinese di vigilanza sui terremoti insinua il sospetto che anche per questo sisma ci sia una causa umana, il test di una bomba. Secondo i sudcoreani, invece, si tratta di un evento naturale. Potrebbe addirittura essere un ‘crollo’ del terreno o delle strutture del sito di prova. Lo United States Geological Survey (USG) si limita a constatare che “il sisma e’ avvenuto nell’area del test del 3 settembre, a una ventina di chilometri di distanza, ma afferma anche che “questa volta non possiamo confermare con certezza la causa (naturale o artificiale) della scossa”.

La Commissione preparatoria per il Trattato di proibizione totale dei test nucleari (Ctbto), con sede a Vienna, fa sapere di avere rilevato due eventi sismici in Corea del Nord, ma aggiunge che probabilmente non si è trattato di esplosioni deliberate provocate dall’uomo. Lo scrive su Twitter il segretario esecutivo del Ctbto, Lassina Zerbo, precisando in ogni caso che le analisi procedono.

“Kim Jong-Un della Corea del Nord, chiaramente un pazzo che non teme di affamare e di uccidere il suo popolo, sarà messo più che mai alla prova!”, ha esclamato ieri Trump in un tweet, all’indomani dell’annuncio da parte di Washington di un rafforzamento delle sanzioni contro Pyongyang. Alcune ore prima era stato il leader nordcoreano ad attaccare l’inquilino della Casa Bianca. Trump “ha insultato me e il mio Paese sotto gli occhi del mondo intero e ha lanciato la più feroce dichiarazione di guerra della storia”, ha dichiarato, secondo l’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna. “Ridimensionerò con il fuoco il viziato americano mentalmente disturbato”, ha aggiunto, due giorni dopo le dichiarazioni bellicose del presidente americano che aveva minacciato, dalla tribuna dell’Onu, la Corea del Nord di “distruzione totale”. L’agenzia della Kcna era accompagnata da una foto di Kim Jong-Un seduto dietro il suo ufficio con un foglio in mano. Pyongyang ha inoltre evocato un possibile test con la bomba H nell’oceano Pacifico.

IL PUNTO – Un terremoto è stato registrato in Corea del Nord: per il centro sismico della Cina si tratta di un sisma di magnitudo 3.4, mentre la Corea del Sud ha fissato la scossa a magnitudo 3. Il sisma solleva timori di un nuovo test nucleare. A questo proposito l’agenzia meteorologica della Corea del Sud fa sapere che sta compiendo altre verifiche ma, l’opinione iniziale, è che si sia trattato di un sisma naturale. L’amministrazione cinese, invece, parla di “sospetta esplosione”, spiegando che la scossa è stata registrata a profondità zero chilometri, dunque in superficie. E l’Organizzazione del trattato di proibizione totale dei test nucleari (Ctbto), con sede a Vienna, ha fatto sapere che sta “compiendo verifiche su una insolita attività sismica”. La scossa è avvenuta a “circa 50 chilometri dagli altri test” nucleari, ha scritto su Twitter il segretario esecutivo della Ctbto, Lassina Zerbo.Il terremoto di oggi è stato rilevato nella contea di Kilju, nella provincia di Hamgyong settentrionale: è in questa zona che si trova il sito nucleare nordcoreano di Punggyeri. Tutti i precedenti test nucleari compiuti da Pyongyang, sei dal 2006, hanno determinato terremoti di magnitudo da 4.3 a salire. L’ultimo test, quello del 3 settembre scorso, è stato rilevato come terremoto di magnitudo 6.3; allora dopo quel test fu registrato un secondo sisma, che secondo quanto riferirono gli esperti potrebbe essere stato causato dal crollo di un tunnel nel sito, che si trova in un’area di montagna. Foto satellitari dell’area dopo il test del 3 settembre mostrarono numerose frane, pare causate dalla massiccia esplosione: la Corea del Nord sostenne che si era trattato di una bomba a idrogeno. La tensione ha continuato a salire nelle ultime settimane sulla Corea del Nord: il 3 settembre c’è stato l’ultimo test nucleare, a seguito del quale il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato nuove sanzioni contro Pyongyang; poi martedì, dal podio dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, il presidente Usa Donald Trump ha minacciato di “distruggere completamente la Corea del Nord” definendo il leader Kim Jong-Un “rocket man”. La retorica con botta e risposta fra i due è proseguita, con Kim che ieri ha affermato: “Di sicuro domerò con il fuoco il bacucco americano mentalmente disturbato”. E Trump non ha ceduto, proseguendo stanotte: “Non possiamo avere uomini folli che lanciano razzi ovunque”. Ieri il ministro degli Esteri della Corea del Nord, Ri Yong Ho, che attualmente si trova a New York per l’Assemblea Onu, ha avvertito che Kim potrebbe considerare l’ipotesi di testare una bomba all’idrogeno nel Pacifico. Intanto nella notte la Cina ha annunciato il taglio alle esportazioni di petrolio verso la Corea del Nord e lo stop all’acquisto di prodotti tessili da Pyongyang, in applicazione delle sanzioni stabilite dal Consiglio di sicurezza Onu: le limitazioni all’esportazione di alcuni prodotti petroliferi saranno attive dal 1° ottobre, mentre l’import tessile viene fermato con effetto immediato.

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