La figura del vesc. Mons. Sanna di Gravina di Puglia nel libro di Fedele Raguso

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Di

Relatore il Rev.mo prof. Don Gaetano Zito di Catania

Govanni Mercadante

Un libro dedicato alle suore e alla figura del Vesc. Mons. Giovanni Maria Sanna della diocesi di Gravina di Puglia dal titolo “Ricordare per non dimenticare”, nel solco dell’apostolato di solidarietà e d’istruzione, come accenna il sottotitolo.

Il prof. Fedele Raguso, prolifero storiografo e storico di Gravina in Puglia ha dimostrato con questo suo ultimo lavoro l’amore per la sua terra, scavando negli angoli più intimi, come il convento di San Felice dove il vescovo soggiornò e si spense  tra le amorevoli cure delle suore di “Gesù Crocifisso” della Casa SS. Nome di Gesù Santa Cecilia”.

Rev.mo Prof. Gaetano Zito 

La prof.ssa Marisa D’Agostino non ha voluto sottrarsi a questo appuntamento letterario con  F. Raguso, visto il consolidato sodalizio che li accomuna, scrivendo un saggio su Mons. Sanna, allegato nel volume.

Il libro è stato presentato al pubblico  sabato 7 ottobre 2017 nel salone delle conferenze del predetto Istituto, con la partecipazione dei relatori Rev.mo prof. Gaetano Zito di Catania, del prof. Filippo Tarantino, introdotti dalla coordinatrice avv. Rosa Lorusso. Presenti anche la madre superiore Suor Elisabetta Favale. Sono intervenuti tra l’altro Mons. Rocco Favale e il notaio Silvia Raguso.

Il prof. G. Zito nell’analizzare la struttura del libro ha posto l’accento sul ricco apparato iconografico, che di per sé vale come documentazione storiografica. Dove mancano gli scritti, corrono in aiuto le immagini che sono di supporto alla tessitura della storia. Destinatarie di questo progetto sono senz’altro le suore  e le famiglie che a vario titolo hanno vissuto l’istituzione, perciò non è la storia della chiesa, ma è una storia sociale.

 Il prof. Fedele Raguso al microfono insieme ai relatori, Prof. Gaetano Zito, Mons. Rocco Favale e prof. Filippo Tarantino

La storia usa le carte dell’archivio per ricostruire la verità. Bisogna saperle utilizzare bene per attirare l’attenzione dei lettori. Le suore hanno dato la loro disponibilità alla consultazione degli archivi. Le testimonianze e la narrazione dei rapporti tra il vesc. Mons. G.M. Sanna, e le suore con i bambini, oggi adulti e genitori a loro volta,  che hanno frequentato la Scuola S. Cecilia, sono manifestazioni di affetto e di esperienza.

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