Ascoli, due migranti violentano 13enne

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Due richiedenti asilo di origine nigeriana hanno violentato una 13enne ad Ascoli. Appresa la notizia, il sindaco di Ascoli Guido Castelli ha scritto al prefetto di Ascoli chiedendo la convocazione d’urgenza di un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ciò al fine di condurre “un esame approfondito di tutte le iniziative di controllo e prevenzione da adottare nell’area in cui si è consumato il delitto e nelle zone limitrofe. Tra i giardini di corso Vittorio Emanuele e la Stazione ferroviaria, si registrano concentrazioni e bivacchi di richiedenti asilo che vanno necessariamente monitorati”.

“All’interno di questo perimetro, giungono frequentemente segnalazioni di cittadini preoccupati per gli assembramenti che formano nell’area (Viale Indipendenza/Fontane Pilotti) dove sono ubicate le fermate dei bus che conducono a Carpineto e a San Marco – sottolinea Castelli – La stessa Start Spa (che ha allestito un servizio di vigilanza per il controllo del regolare accesso agli autobus) riferisce di un aumento esponenziale del grado di insicurezza percepito da parte degli utenti che frequentano le corse da e per la zona di San Marco”.

Nella missiva il sindaco di Ascoli ha anche chiesto al prefetto di ridurre significativamente il numero dei richiedenti asilo ospitati in città che, come è noto, vengono accolti sulla base di iniziative promosse dal ministero degli interni.

“Il Comune di Ascoli non ha mai gestito l’accoglienza, se ne è sempre occupata la Prefettura sulla base di specifici bandi pubblici rivolti ai privati”, spiega il sindaco.

“Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un incremento che ha generato un senso diffuso di insicurezza tra le persone e dunque, dopo i gravi abusi consumatosi nei giardini pubblici – conclude – il sistema pubblico deve curarsi di alleggerire le tensioni che rischiano di turbare quella coesione sociale che ha sempre garantito la nostra Città”.

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