All’estero le pensioni raddoppiano

Economia & Finanza

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La fuga degli italiani, mentre l’Inps studia una contromossa Spagna e Portogallo: qui il costo della vita è attraente e il fisco è più generoso. 

Il Corriere della Sera fa oggi l’analisi di un fenomeno crescente, al quale Boeri pensa di rispondere con incentivi e senior house che attraggano i pensionati dei Paesi nordici Tweet Pensioni. Boeri: pericoloso rivedere adeguamento speranza di vita Pensioni, Boeri: oltre 370mila quelle pagate all’estero Pensioni, arriva la 14ma per un milione e 400mila beneficiari in più 23 ottobre 2017 Anche i pensionati italiani se ne vanno all’estero. A caccia di sole e, soprattutto, di un fisco più generoso. Un ‘popolo’ in mobilità, che ha trovato quel che cercava perlopiù in Spagna e in Portogallo. Un fenomeno crescente- che interessa soprattutto gli ex insegnanti, secondo i dati dello Spi-Cgil- nato in un contesto che vede il 25,7% con un assegno mensile inferiore ai 500 euro; circa il 40 con un vitalizio tra i 500 e i mille euro; il 23,5 percepisce tra i mille e i 2 mila euro; il 3,2% oltre i 3 mila. E sul quale l’Inps ha acceso un faro.

E’ il Corriere della Sera a fare, oggi, una analisi di quella che si potrebbe chiamare ’emigrazione previdenziale‘. Nelle Canarie si sente parlare italiano A Tenerife nel solo 2017 si sono trasferiti 217 pensionati italiani. Il vantaggio fiscale è in media del 5% e il costo della vita è decisamente attraente: con 10 euro si cena al ristorante, per una casa in affitto si spendono 400 euro. E per acquistare una villetta al mare ci vogliono 70mila euro.

Canarie, ma anche Portogallo: nel 2017 300 pensionati italiani vi hanno trasferito la residenza. In Portogallo si è formata un’ampia comunità italiana Nei primi dieci anni di nuova residenza la pensione è esentasse. A esserne attratti sono anche i pensionati polacchi,tedeschi e inglesi. Per maturare la prima residenza sono necessari sei mesi di uno stesso anno e gli italiani vanno a stare in prevalenza a Lisbona. Cercano, e trovano, costo della vita e fisco più vantaggiosi ma anche più qualità dei servizi ospedalieri. Una volta, si trasferivano i pensionati con vitalizi da mille euro, oggi anche chi percepisce assegni da 2.500 euro. Flussi di pensionati italiani vengono segnalati, anche, verso la Tunisia e Sofia, capitale della Bulgaria. In questo caso, però, si tratta di persone che in virtù di specifiche competenze pensano di poter avere opportunità lavorative in qualità di consulenti della piccola industria. E l’Inps prepara un piano per attirare in Italia i pensionati dei Paesi nordici

Per ora, i numeri non preoccupano l’Inps. Ma per Tito Boeri il peso della questione cambia quando i pensionati che non torneranno più in Italia continuano a percepire la 14.ma e gli assegni sociali. Un conto da oltre 35 milioni di euro, salito nel 2016 del 131% dopo che la legge di bilancio ha allargato platea e importo di queste prestazioni. E Boeri pensa a un piano che vedrà la luce il prossimo anno per attirare in Italia i pensionati dei Paesi nordici. “Penso a qualcosa da costruire con i nostri Comuni delle zone interne. Creare delle senior house con una buona copertura di servizi medici per accogliere i nuovi arrivati”. E gli incentivi fiscali? “Si può vedere- dice Boeri al Corriere,”magari validi solo per tre anni. Se ci organizziamo possiamo essere competitivi”.

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