Il laboratorio Iperurbano rilancia la sfida per mappare i Beni archeologici, rurali, industriali

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Grande partecipazione di tutte le associazioni culturali

Giovanni Mercadante

ALTAMURA – Architetti e  associazioni culturali nuovamente attivi per mappare i beni archeologici, rurali ed industriali attraverso un laboratorio di sinergie, la cui sede temporanea è stata individuata nel Palazzo Baldassarre, in  pieno centro storico. Il programma è stato ampiamente illustrato dal giovane architetto Saverio Massaro martedì 14.11.2017  tramite l’emittente televisiva locale CANALE 2, interfacciandosi con il conduttore Arturo Castoro, il cui contenuto è stato riassunto nel comunicato stampa diffuso dalle organizzazioni, di cui riportiamo di seguito uno stralcio.

Palazzo Baldassarre

MAMA – La Murgia abbraccia Matera e Altamura, è la risposta altamurana alla stimolante sfida del programma “La Murgia Abbraccia Matera”, promosso dalla Regione Puglia per finanziare una serie di iniziative (tra cui un concorso di idee) che puntino a stabilire sinergie e a delineare un terreno comune con la futura Capitale Europea della Cultura 2019 e la Basilicata, attraverso un’operazione di rilancio dell’importante e imponente patrimonio esistente.

Il nuovo progetto coinvolgerà la comunità altamurana in un processo partecipativo volto a raccogliere proposte concrete per la riattivazione del patrimonio di archeologia industriale e architettura rurale, pubblica e privata, del territorio murgiano.

Il “laboratorio Iperurbano”, composto dalle associazioni Esperimenti Architettonici, Il Cuore di Altamura, ProLoco, Arc.Arc. e Link Youth, si occupa del coordinamento e dell’organizzazione delle attività in collaborazione con l’Ufficio Cultura, Turismo e Sport del Comune di Altamura.

La sfida riguarda ancora i temi della rigenerazione urbana e della partecipazione attiva dei cittadini, in continuità con i lavori precedentemente svolti dalle stesse associazioni nell’ambito del bando RigenerAltamura indetto dal Comune nel 2015 e  che, in parte, hanno contribuito a redigere la recente Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SISUS) della città.

Gli obiettivi che il gruppo di lavoro si prefigge, coadiuvato dalla cittadinanza, dagli esperti di settore, dalle associazioni di categoria, dagli addetti al lavoro, consistono nel realizzare una mappatura completa del patrimonio archeologico e architettonico rurale e industriale presente nel territorio di Altamura, al fine di dar vita ad un unico archivio multimediale; innescare processi di partecipazione attiva della comunità attraverso l’organizzazione di laboratori e workshop, in grado di coinvolgere il pubblico rendendolo progettista attivo della propria città e del proprio territorio;

individuare una strategia di marketing territoriale condivisa, che individui una chiara vocazione territoriale che faccia leva sul valore identitario e sul senso di appartenenza al proprio territorio e, infine, facilitare processi di innovazione legati alla possibile riattivazione e riuso dei beni individuati in chiave contemporanea, con la possibilità di sperimentare nuovi processi produttivi e nuove economie circolari.

Il programma è folto e le attività si concluderanno entro febbraio 2018.

Il primo appuntamento è fissato per sabato 18 novembre alle ore 10:30, nella suggestiva location del Palazzo Baldassarre (Via Baldassarre Fratelli, 3 – Altamura), dove si svolgerà un’intera giornata di studio e approfondimento sul tema “Percezione del paesaggio e beni comuni” con la presenza di esponenti della Regione Puglia e del Comune di Altamura e di esperti quali  LUA – Laboratorio Urbano Aperto (Lecce), Antonio Monte (APAI e CNR, Lecce) e Roberto Covolo (ExFadda, San Vito dei Normanni).

Seguirà un’esplorazione urbana per le vie della città e attività laboratoriali per la raccolta di testimonianze e proposte di idee innovative durante il laboratorio nel pomeriggio.

Si invitano tutti i cittadini a partecipare condividendo fotografie, documenti, libri e memorie che parlino delle attività rurali e produttive del territorio. Tale materiale, che sarà restituito al termine delle attività, sarà utilissimo per la consultazione e per la costituzione del futuro archivio multimediale.

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